COSENZA «Ridurre il numero di incidenti sul lavoro è un’opera di civiltà, ma è anche un’opera di grande valore etico e sociale». Parola del direttore generale dell’Inail, Marcello Fiori – nei giorni scorsi – protagonista di un incontro con la stampa per illustrare la programmazione delle attività del Centro Protesi dell’istituto a Lamezia Terme. A Cosenza, l’Osservatorio regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro ha organizzato un evento al quale ha partecipato anche Teresa Citraro, direttrice regionale Inail Calabria. «Bisogna fare tutto quanto possibile per riuscire ad aggredire il fenomeno delle morti sul lavoro. I dati non sono particolarmente positivi sia per quanto riguarda gli infortuni in generale sia per quelli mortali, però in quest’ultimo caso si intravede una luce di speranza», sostiene Citraro. Si registra una lieve diminuzione. «Si passa da 21 a 19 infortuni mortali sul lavoro, non è una grossissima flessione però bisogna partire anche dai piccoli numeri utili a guidarci nell’azione di prevenzione».
Garantire la sicurezza ai lavoratori è fondamentale, ma per farlo non sono sufficienti norme e leggi. Occorre uno sforzo ulteriore. «E’ necessaria una collaborazione fortissima tra le istituzioni, non si può pensare di agire separatamente senza un coordinamento». E i controlli? «Sono sempre funzionali alla legalità e all’efficienza però Inail punta molto sull’attività prevenzionale perché quando l’evento si è verificato diventa una sconfitta per tutte le istituzioni e una sconfitta per la società ed ecco perché l’impegno deve essere concentrato soprattutto in una fase precedente, sia da parte dell’Istituto che da parte di tutti coloro che hanno competenza in materia». (f.b.)
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