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«Pronti a collaborare per accrescere il prestigio della giustizia amministrativa calabrese»

L’intervento dell’avvocato Morcavallo (Siia) all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar. «Trovare soluzioni per migliorare l’ottemperanza»

Pubblicato il: 20/02/2025 – 14:31
«Pronti a collaborare per accrescere il prestigio della giustizia amministrativa calabrese»

CATANZARO «Una combinazione di eventi così straordinari con la presenza del presidente del Consiglio di Stato e l’insediamento del nuovo presidente del Tar non si è mai verificato nella storia della giustizia amministrativa in Calabria, una storia che è fatta di una grandissima tradizione giuridica, con il richiamo a Mario Nigro, Antonio Catricalà, Annibale Marini, Costantino Mortati. La Calabria ha dato elementi di grandissimo piano a livello giuridico, magistrati e avvocati». Lo ha detto l’avvocato Oreste Morcavallo intervenendo in qualità di delegato della Società italiana degli Avvocati amministrativisti (Siia) alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar della Calabria a Catanzaro.
«Certo – ha aggiunto Morcavallo – la Calabria è una terra di grandi contraddizioni: ad una grande tradizione di giuristi si accomunano primati in tema di interdittive antimafia (siamo la seconda regione in Italia), in tema di scioglimenti di Comuni per infiltrazioni mafiose, un aumento esponenziale del ricorso alla Legge Pinto, Comuni importantissimi come quello di Cosenza in dissesto finanziario, con organismi straordinari di liquidazione che sono insediati da anni e sono diventati “ordinari di liquidazione”, con procedure non definite e che costringono alla sospensione delle procedute esecutive. Un giudizio di ottemperanza che – ha proseguito il delegato Siia – è diventato spesso un comodo ricettacolo delle amministrazioni per ritardare sempre più l’adempimento delle proprie obbligazioni, e questo significa ritardare anche l’effettività della tutela giurisdizionale», ha sostenuto ancora Morcavallo. Che aggiunge: «Non è possibile che rimangano procedure inottemperate per anni addirittura: questo mina la certezza del diritto e crea un vulnus notevole al cittadino». Per Morcavallo «fare l’avvocato o il magistrato in Calabria non è farlo come altrove, ma abbiamo accettato questa sfida e ci sobbarchiamo anche le trasferte a Roma. Presidente Mastrandrea, anche lei ha accettato questa sfida, e noi vogliamo collaborare. Siamo pronti per rinverdire e accrescere il prestigio di questo tribunale e della giustizia amministrativa calabrese». (c. a.)

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