COSENZA Angelo Aimo, oltre ad essere stato uno dei centrocampisti più forti della storia recente del Cosenza calcio, verrà ricordato in eterno dai tifosi rossoblù per quell’assist fornito a Gigi Marulla nello spareggio salvezza contro la Salernitana del giugno 1991. Un passaggio vincente che consentì al bomber di realizzare un gol indimenticabile che garantì ai Lupi di disputare un’altra stagione di serie B. Aimo è stato ospite di Giuseppe Milicchio nel suo programma “I fatti del calcio” in onda su L’altro Corriere tv (canale 75). «Per la cabala – ha detto sorridendo Aimo – sarebbe bello se il Cosenza riuscisse a raggiungere lo spareggio salvezza affrontando proprio la Salernitana. Magari ancora sul neutro di Pescara».
Aimo ha anche ricordato la partita Udinese-Cosenza del 1992, con la rimonta dei Lupi in nove uomini dallo 0-2 al 2-2. «Una gara memorabile, di fronte avevamo una squadra piena di nomi importanti, ma noi eravamo un grande gruppo con alle spalle una grande società. Quella volta ci siamo sacrificati tutti e abbiamo portato a casa il risultato. Società, squadra e tifoseria devono camminare su un binario unico per raggiungere certi traguardi».
«Il campionato del Cosenza – ha aggiunto Aimo – è stato pieno di alti e bassi. Probabilmente ci sarà stata una mentalità sbagliata nell’affrontare certi momenti importanti. In questi casi servono giocatori pronti alla lotta. Penso agli anni in cui sono stato a Cosenza, cercavamo in tutte le partite di tirar fuori il massimo. I nuovi allenatori dovrebbero puntare proprio su questo. Ho visto la partita di Modena e le gambe mi sembra ci siano. Il ritmo che ha tenuto il Cosenza è buono, ma bisogna anche avere la mentalità di portarle in porto queste sfide. Quante possibilità ha il Cosenza di salvarsi? Obiettivamente sono poche, ma le possibilità devono averle nella testa soprattutto i giocatori che vanno in campo, lottando su ogni pallone. Il pubblico di Cosenza una mano te la dà sempre, ti fa sentire carico, ma poi servono gli attributi. In questo campionato se non ne hai, non fai molta strada». (redazione@corrierecal.it)
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