MILANO È stato condannato a 18 anni di reclusione Salvatore Giacobbe, classe 1952 di Gioia Tauro, considerato il capo del gruppo criminale legato alla ‘ndrangheta attivo nell’hinterland milanese e con radici in Calabria. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Milano, Daniela Cardamone, all’esito della camera di consiglio e al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Oltre a Giacobbe, sono 8 i soggetti condannati.
Sono tutti coinvolti nell’operazione della Guardia di Finanza di Milano scattata nell’aprile dello scorso anno, con l’arresto di 14 soggetti, insieme agli agenti della Polizia Locale e la collaborazione dei Carabinieri del Comando Unità Forestali. Giacobbe, però, non agiva da solo ma «insieme a soggetti lui vicini». Tra questi, il figlio, Angelino, e Livio Pintus, entrambi condannati rispettivamente a 13 e 10 anni e 8 mesi. Per la realizzazione dei progetti criminali, il sodalizio poteva contare sulla collaborazione di diversi soggetti compiacenti, utilizzati come prestanome al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali concretamente applicabili, cui veniva attribuita fittiziamente la titolarità di diversi esercizi commerciali ubicati in Lombardia e in Piemonte.
Oltre all’accertamento di condotte delittuose tipiche della criminalità organizzata di stampo mafioso, quali le attività estorsive per il “recupero crediti”, le indagini hanno consentito di disvelare un efficiente meccanismo attuato dal gruppo criminale, mediante la stipula di contratti di somministrazione fittizi in assenza di effettive esigenze di impiego di forza-lavoro, per truffare numerose agenzie di lavoro interinale con la complicità dei lavoratori somministrati che, sistematicamente, retrocedevano gli stipendi ai sodali del suddetto gruppo criminale. (g.curcio@corrierecal.it)
Giacobbe Salvatore (cl. ’52): 18 anni;
Giacobbe Angelino (cl. ’80): 13 anni;
Giacobbe Vincenzo (cl. ’79): 10 anni e 4 mesi;
Caridi Giovanni (cl. ’78): 10 anni e 8 mesi;
Aquilino Domenico (cl. ’58): 2 anni e 8 mesi;
Cappellaccio Agostino (cl. ’85): 5 anni e 8 mesi;
Leone Davide Lorenzo (cl. ’80): 2 anni e 8 mesi;
Pintus Livio (cl. ’79): 10 anni e 8 mesi;
Solano Alessandro (cl. ’78): 10 anni e 4 mesi.
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