COSENZA Per un gruppo Citrigno interessato al calcio ce n’è un altro che invece punta sui consumi culturali della città, in ottica – se non comune unico – almeno area urbana allargata. L’imprenditore Pino Citrigno infatti prenderà in gestione le due splendide sale cinematografiche dell’Unical da 250 posti cadauna collocate sotto il Tau: manca solo l’ufficialità. Se confermata, la notizia confermerebbe il Teatro Auditorium Unical nel ruolo di hub culturale preminente anche in relazione al capoluogo di provincia.
Citrigno – presidente regionale dell’Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) con una esperienza anche alla guida della Calabria Film Commission – gestisce due storiche sale cinematografiche in centro ed è tra i promotori della stagione Altroteatro al “Rendano”: adesso potrebbe rilanciare le due sale di Arcavacata che finora hanno funzionato “a singhiozzo”, talvolta per eventi del Dams o del Cams ma mai con una programmazione ragionata e strutturata.
La scelta arricchirà sulla sponda rendese l’offerta di una città che si bea di essere l’Atene della Calabria ma che vive una fase di stallo in molte delle sue strutture a vocazione culturale: il cinema Italia Tieri è ancora in cerca di una identità (il Centro Rat è stato infatti ricollocato temporaneamente in alcuni locali comunali di via Rivocati), ancora di più il vicino Morelli, un tempo sede della seguitissima rassegna “More” con un cartellone di alto livello.
Altri poli culturali del centro storico sono in ristrutturazione (Biblioteca Civica) o in fase di ripartenza (Casa delle Culture), mentre nell’area dei BocsArt, altro “buco nero”, è annunciato a giugno il festival AghiaSophia, ma molto probabilmente all’esterno.
Tornando a Rende, c’è da dire che gli amanti del teatro avevano iniziato a frequentarla già negli ultimi mesi perché molti spettacoli di qualità sono stati proposti nell’auditorium Giovanni Paolo II, di proprietà della curia ma gestito da privati. Le due nuove sale cinematografiche del Tau, a breve, aggiorneranno ulteriormente le abitudini dei cosentini. (e.furia@corrierecal.it)
Nella foto il Teatro Auditorium Unical ad Arcavacata di Rende
La Grande Cosenza non c’è ma ha un teatro: al Tau stagione di qualità per tutta l’area urbana
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