REGIONE CALABRIA “Fumata nera” anche questa volta, ed è la seconda volta, per la maggioranza di centrodestra. In Consiglio regionale manca il quorum dei due terzi necessario a termini di Statuto per approvare leggi che istituiscono nuove società e nuovi enti regionali e dunque niente via libera per la ReDigit Spa, la società per il digitale, e per l’Arec, l’Agenzia per l’energia. Diverse le assenze nei banchi della maggioranza di centrodestra – tra gli altri non c’era il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, sostituito nella conduzione dei lavori dal vice Pierluigi Caputo – assenze che hanno così impedito, come avvenuto già a novembre, l’approvazione delle due Pdl, quella di Fratelli d’Italia per la ReDigit e quella bipartisan ma di paternità dei consiglieri regionali di Azione per l’Arec, che dunque dovranno tornare di nuovo in aula in una delle prossime sedute. Per la maggioranza di centrodestra un inciampo che verosimilmente sarà sanato nel prossimo Consiglio regionale ma anche la consapevolezza di aver praticamente “acquisito” il sostegno di due consiglieri regionali eletti nelle coalizioni di centrosinistra, come vedremo.
I due testi sono stati presentati in aula nel corso della seduta odierna per la votazione dei singoli articoli, comunque alla fine approvati nonostante le proteste del Pd con il capogruppo Mimmo Bevacqua, secondo cui non si possono approvare articoli ed emendamenti se poi non si approva la legge nel suo complesso. La proposta di legge che istituisce la ReDigit è stata illustrata dalla presidente della Prima Commissione Luciana De Francesco (FdI), che ha rimarcato l’importanza di questa società per il digitale “per modernizzare la Calabria e per renderla più efficiente nella risposta alle esigenze dei cittadini”. A intervenire nel dibattito il capogruppo di DeMa Ferdinando Laghi, che ha comunque annunciato voto a favore alla Pdl pur essendo all’opposizione, poi il consigliere regionale Francesco Afflitto (Misto), anche lui a favore. Infine, il vicepresidente della Giunta, con delega alla digitalizzazione, Filippo Pietropaolo, che ha evidenziato come con questa proposta di legge “si colma un ritardo di almeno 30 anni in Calabria soprattutto con riferimento alla pubblica amministrazione e alla Regione, e possiamo far parte di questa partita della modernità con questo strumento che ha la caratteristica della velocità di adattamento propria di questo settore, come avviene in tutte le altre Regioni. Lo scopo della ReDigit – ha proseguito Pietropaolo – è quella di diventare il perno tra società private, università e pubblica amministrazione, per questo motivo questa proposta di legge non dev’essere solo di una parte politica ma di tutto il Consiglio regionale”.
Quanto all’Arec, l’Agenzia regionale per l’energia, la proposta di legge è stata illustrata dal consigliere regionale di Azione Francesco De Nisi, secondo cui la la nascita di un’Agenzia per l’energia “dà una opportunità alla Calabria in un settore finora trascurato e che però per la Calabria è una grande ricchezza”. Alla fine le due proposte di legge sono state dunque rinviate alla prossima seduta del Consiglio regionale, quando si dovrà votare solo la Pdl nel suo complesso e non i singoli articoli, già votati oggi con i relativi emendamenti. (a. c.)
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