«Ma davvero Putin vuole invadere l’Europa? Qualche domanda a Michele Serra»
«Sarei curioso di capire perché vuoi che noi si scenda in piazza con te il prossimo 15 marzo»

Caro Michele Serra, sarei curioso di capire perché vuoi che noi si scenda in piazza con te il prossimo 15 marzo. Macron, la Von der Leyen ed il premier britannico Starmer aizzano l’Europa per difendere l’Occidente da una fantomatica invasione russa. Tu ci inviti alla manifestazione in favore dell’Europa del 15 marzo, ma ti guardi bene dallo spiegare se essa è a favore dell’Europa bellicista o di quella che vuole negoziati di pace (delle due l’una: non si possono fare negoziati con chi chiamiamo criminale). Pretenderesti che tutti insieme, appassionatamente, sfilassimo sotto la tua mano benedicente di umorista stanco che, insinuando il pericolo di un espansionismo russo, aspira a farsi guru di una sinistra elitaria, classista ed autolesionista. Quella stessa sinistra che vorrebbe arginare lo tsunami di destra che essa stessa ha provocato.
Mi permetto allora di porti alcune domande.
Ma quando mai la Russia ha provato a invadere l’Europa? Non è forse vero il contrario? Dai tentativi della Confederazione Polacco-Lituana del ‘600, dell’Impero Svedese del ‘700, della Francia di Napoleone nell’800, della Germania di Hitler nel ‘900, sino ad arrivare all’annessione da parte della Nato, dopo la caduta del muro di Berlino, uno dopo l’altro, di quasi tutti i paesi dell’Europa orientale.
La Russia è lo stato più grande del mondo. Si estende per 17 milioni di km quadrati, con una popolazione infima rispetto al suo territorio: 140 milioni di abitanti. Ed è piena di materie prime. Che se ne farebbe di una serie di staterelli, senza materie prime, che dovrebbe battere sul campo, distruggere, conquistare, occupare, governare, ricostruire?
Durante la prima parte della guerra proprio voi non ci diceste che la Russia aveva un esercito squinternato, armamenti obsoleti e soldati che disertavano? E davvero credi che con quell’esercito che non è riuscito a conquistare l’Ucraina in tre anni, Putin potrebbe arrivare sino a Lisbona?
Sino a qualche mese fa ci dicevate che la Russia era al collasso economico per le sanzioni comminate dall’Occidente. Ora, una nazione economicamente fallita con quali soldi pagherebbe i soldati, comprerebbe nuove armi, rifornirebbe il suo esercito e manterrebbe noi poveri conquistati?
E poi, quand’anche ci fosse davvero una guerra fra Russia ed Europa, davvero credete di poter lanciare le 500 testate nucleari anglo-francesi contro le 5500 dei russi? A parte il fatto che non resterebbe vivo nessuno.
La narrazione dei tuoi eroi, caro Michele mi sembra assai improbabile. Fingete di dimenticare le ragioni per cui è nato questo conflitto: Putin non voleva che la NATO gli piazzasse i suoi missili sotto il naso. Ed ora perché dovrebbe accettare che lo faccia l’Europa?
*Avvocato e scrittore