ARCAVACATA «La formazione è il modo migliore per onorare la Costituzione». E’ l’incipit del discorso pronunciato da Daria de Pretis, vicepresidente emerita della Corte Costituzionale che all’Unical, che aveva inaugurato l’anno accademico 2023/2024 della Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche (SSSAP).
E’ trascorso oltre un anno da quelle dichiarazioni e la formazione è diventata ancor di più centrale.
Lo conferma al Corriere della Calabria, Vincenzo Fortunato, professore Ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università della Calabria, alla guida della Scuola superiore di Scienze delle amministrazioni pubbliche (Sssap) dell’Unical: la cui missione istituzionale è di erogare alta formazione tramite master e corsi specialistici rivolti a tutti, dai laureati ai professionisti, in una molteplicità di campi. «Nell’anno accademico che abbiamo presentato tempo fa, abbiamo dato seguito alla nostra azione con l’attivazione di tre master sul management delle amministrazioni pubbliche, sulle politiche di sviluppo rivolgendo particolare attenzione anche alle aree interne e alle aree montane del Mezzogiorno. E poi un master dedicato alla supervisione nel servizio sociale, una costola delle politiche sociali che soprattutto nel nostro territorio richiede competenze funzionali all’assunzione di figure ben precise che avranno un ruolo sempre più centrale nei processi di gestione delle politiche sociali, dei servizi sociali e sanitari». Non solo. La Scuola garantisce percorsi formativi anche attraverso dei corsi che – ad esempio – «riguardano gli organismi indipendenti di valutazione e il volontariato del terzo settore e a breve erogheremo altri due corsi, il primo in organizzazione, leadership e gestione delle risorse umane (rivolto al pubblico) mentre nel privato abbiamo scelto di entrare nel merito delle soft skills. E’ l’insieme di tutte le competenze assolutamente imprescindibili sia per chi opera nelle pubbliche amministrazioni e sia per chi decide di avere delle conoscenze specifiche dal punto di vista della gestione e regolazione del lavoro nelle imprese».
Il professore Fortunato anticipa alcuni dettagli della nuova offerta della Scuola. «Alcuni master sono stati presentati e partiranno molto probabilmente nel prossimo anno, ora siamo concentrati sulla promozione della cosiddetta terza missione». La valorizzazione della didattica e della ricerca è centrale nel progetto avviato dal Rettore Nicola Leone.
«Da questo punto di vista, un appuntamento molto importante è l’incontro dedicato all’interazione necessaria tra l’Università e il territorio: si chiama Università Svelate».
Di cosa si tratta? «E’ la prima giornata nazionale dell’Università italiana e prevede diversi momenti all’interno della Scuola, il 20 marzo dalle ore 9.30 fino alle 13.30 ragioneremo insieme ad altri componenti della società: sindaci, imprenditori, istituzioni, per costruire il futuro del nostro territorio, dei nostri giovani e dei professionisti che quotidianamente devono impegnarsi per segnare un cambio di passo nella gestione delle amministrazioni e di tutte le realtà che operano nel contesto regionale calabrese».
La Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche (Sssap) ha fatto notevoli passi in avanti, sia in termini meramente numerici e riferiti alla crescente domanda di iscritti ai master, ma anche nel garantire un’offerta sempre più variegata. «E’ un lavoro duro ma assolutamente stimolante, ci spinge ogni giorno a immaginare cose nuove, soprattutto a fare squadre ed a costruire. Credo che una delle cose che manchi in Calabria, non solo a livello di Ateneo, sia proprio la capacità di cooperare e di lavorare insieme. Lo vediamo anche nel mondo delle imprese, l’autoreferenzialità ha sempre rappresentato un freno. Ecco perché ritengo fondamentale uscire dal proprio territorio», aggiunge Fortunato.
La formazione, dicevamo. «Quella avanzata riguarda le competenze che i nostri giovani dovranno avere per entrare nel mercato del lavoro, ma anche chi lavora deve acquisirle in un contesto di frequenti trasformazioni. Occorre rendere la formazione sistemica, sempre più aggiornata». Cosa può fare la Scuola? «Non abbiamo ancora creato le condizioni per essere veramente incisivi nei confronti di chi prende le decisioni. Penso – ad esempio – che una collaborazione più stretta con la Regione Calabria possa dare vita ad ulteriori sinergie. La politica e l’Università insieme possono contribuire ad orientare le scelte e a renderle sempre più vincenti, il nostro Ateneo è un bagaglio di competenze multidisciplinari, alle quali credo tutti debbano attingere». (f.benincasa@corrierecal.it)
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