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Tra continuità e cambiamento. Nel Pd Calabria si accendono i motori per i congressi

Nei prossimi giorni la convocazione della direzione regionale che definirà regolamento e date. Si profilano novità soprattutto sui territori

Pubblicato il: 15/03/2025 – 11:05
Tra continuità e cambiamento. Nel Pd Calabria si accendono i motori per i congressi

LAMEZIA TERME Motori pronti per essere accesi. Nei prossimi giorni, forse nel prossimo weekend, dovrebbe essere convocata la direzione regionale del Pd, per come riferiscono fonti dem qualificate. Una direzione che non sarà assolutamente di routine, perché in realtà aprirà di fatto la stagione dei congressi che il Pd Calabria celebrerà anticipatamente entro giugno in forza di un’intesa con il Nazareno per non intrecciare le Regionali 2026. Il “parlamentino” dem sarà chiamato ad approvare il regolamento che tra le altre cose fisserà le date dei congressi: quello regionale, i cinque provinciali e poi i congressi di circolo che secondo il dispositivo dell’ultima direzione nazionale – valido per tutte le regioni a parte quelle al voto nell’anno in corso – dovranno essere celebrati tutti in una finestra tra l’1 aprile e il 30 giugno. Da quello che si fa intendere, il Pd Calabria si prenderà tutto il tempo che serve. Questa la scaletta. Pima il Regionale, che potrebbe anche essere tenuto a maggio, poi i congressi delle federazioni e infine i congressi di circolo: questi ultimi due verosimilmente dopo il turno di ballottaggio delle Amministrative, quindi dopo il 9 giugno. Inutile dire che si tratta per il Pd Calabria di una fase estremamente delicata, considerando che con i congressi verranno definiti i nuovi equilibri e i nuovi assetti, quelli che governeranno il partito nella fase che porterà nel 2026 a elezioni di importanza primaria, dalle Regionali per arrivare alle Comunali in capoluoghi come Reggio e Crotone.

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Nicola Irto con Elly Schlein a Mormanno

Continuità e cambiamenti

I dem calabresi dunque si preparano a questa stagione congressuale che non sarà ovviamente una passeggiata, considerando le endemiche fibrillazioni che attraversano il Pd in Calabria, ieri come oggi. Complice anche il partito nazionale, che non si fa mancare mai nulla in fatto di divisioni come conferma l’ultimo strappo sul riarmo dell’Europa che ha sostanzialmente spaccato in due il Pd, da un lato la posizione della segretaria Elly Schlein e dall’altro il correntone riformista. Dinamiche che, se non governate al/dal Nazareno, sono destinate a proiettarsi anche sui territori, anche se secondo la gran parte dei democrat calabresi con effetti non nell’immediato ma a più lungo termine. Si attende comunque l’esito della prossima direzione regionale del Pd per capire come si evolverà il dibattito all’interno del partito calabrese, anche se fonti qualificate affermano che per quanto riguarda il congresso regionale alla fine è plausibile che si andrà in continuità con la figura del segretario (Nicola Irto, che comunque finora non ha parlato ufficialmente di una sua ricandidatura). Cambiamenti sarebbero invece annunciati a livello di federazioni provinciali, perché è soprattutto sui territori che qualcosa, anzi più di qualcosa, non va. Una novità che potrebbe emergere dalla direzione nazionale, su input dello stesso Irto, potrebbe essere quella dell’apertura alla partecipazione ai congressi anche a chi si è iscritto nel 2025 (in genere la platea congressuale è calibrata sugli iscritti dell’anno precedente), proprio come segnale di un partito che vuole aprirsi il più possibile.

L’orizzonte delle Regionali

Ma la stagione congressuale ha anche un orizzonte più ampio di quello strettamente legato alla vita del Pd, perché i dem saranno chiamati – per la verità già da adesso sono chiamati – a costruire anche l’alternativa al governo della regione seguendo le indicazioni della stessa Schlein a Mormanno, in particolare quella di fare presto e bene anche nella scelta del candidato governatore per il centrosinistra. Partita da giocare ovviamente in raccordo con gli alleati, in particolare con il Movimento 5 Stelle, che peraltro ha già lanciato l’Opa sulla figura del candidato presidente per il centrosinistra, una casella che peraltro potrebbe toccare ai contiani anche per equilibri nazionali (anzi, al momento sembra in pole proprio il M5S). Anche questa partita – dicono i bene informati – è uno dei motivi per cui i dem calabresi proveranno a cambiare quanto basta per non implodere. (a. cant.)

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