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I report sulla ‘ndrangheta e le “storielle” inventate da Calamucci per Gallo: «Mai conosciute Anna Sergi e Monica Illsley»

Davanti ai pm di Milano, l’esperto informatico ammette di aver mentito. «Le mail le inviavo io». E ancora: «Mai viste di persona»

Pubblicato il: 21/03/2025 – 18:39
di Giorgio Curcio
I report sulla ‘ndrangheta e le “storielle” inventate da Calamucci per Gallo: «Mai conosciute Anna Sergi e Monica Illsley»

LAMEZIA TERME Una montagna di bugie è venuta giù in un paio di minuti, smontando teorie e accuse senza alcun fondamento. Davanti ai pm della Distrettuale antimafia di Milano è Samuele Calamucci (cl. ’79) ad ammettere che no, non aveva mai avuto contatti con Anna Sergi, docente calabrese dell’università dell’Essex, pubblicista esperta in fenomeni criminali e, in particolare, esperta di ‘ndrangheta. E neanche con Monica Illsley, “chief of Staff” dell’università dell’Essex presso il campus di Colchester.

L’inchiesta

Quello di Calamucci, considerato dall’accusa «uno dei capi dell’associazione» e «responsabile dell’articolazione informatica e telematica dell’associazione» è un caso montato ad arte: i nomi di Anna Sergi e Monica Illsley, infatti, erano emersi dalla corposa informativa poi confluita nell’ordinanza che ha ricostruito i presunti dossieraggi e attività di cyber spionaggio attraverso la “Equalize”, ripresi poi da un paio di quotidiani nazionali. In alcune conversazioni, ad esempio, Calamucci diceva a Gallo: «(…) m’ha fatto tutta l’analisi, questa è la figlia di Sergi, quello di giù!» e ancora: «la faccio venire qua, lei è quella che mi fa tutte le ricerche da su…». Peccato che non fosse affatto così.

«Mai conosciuta»

«È una professoressa» spiega Calamucci ai pm, «l’ho conosciuta nel senso che da lettore su Accademia.eu ho sempre tirato giù i suoi rapporti sulla criminalità organizzata italiana, soprattutto la ‘ndrangheta, perché li trovavo molto interessanti. Mai vista di persona». E quando il pm fa presente a Calamucci che era stato lui a chiamare in causa Anna Sergi «come una delle persone che fanno parte del gruppo di Monica Illsley», inserendola tra i «40 analisti a vostra disposizione», Calamucci è ancora più chiaro: «È una storiella che ho inventato per coprire Cornelli e Cavicchi agli occhi di Carmine Gallo, che è mio cliente, è sempre stato mio cliente insomma».

Le mail farlocche

Per coprire questa “rete” di bugie messa in piedi da Calamucci, ci sarebbe anche una presunta mail il cui mittente sarebbe proprio Monica Illsley. Il contenuto? Uno SDI. «Era per sostenere la tesi», spiega Calamucci, «l’ho firmata e mandata io». E ancora: «Ho firmato Monica per far credere a Carmine che c’era un’altra persona. Le dico di più, l’unica Monica che io conosco è la segretaria di Gavalotti (…) la persona che ci forniva gli SDI e mi mandava gli SDI e i report». Calamucci chiama in causa un società britannica, e ha negato di aver fatto parte di qualche altro gruppo internazionale composto da accademici, giornalisti e avvocati.  (g.curcio@corrierecal.it)

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