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Iannini: «Per Viale Isonzo a Catanzaro un’immagine nuova». Sul campo rom di Scordovillo: «Alla ricerca di alloggi» – VIDEO

La commissaria Aterp a “Supplemento d’indagine”: «Le istituzioni impegnate per sottolineare l’importanza di seguire un percorso di legalità»

Pubblicato il: 27/03/2025 – 10:27
Iannini: «Per Viale Isonzo a Catanzaro un’immagine nuova». Sul campo rom di Scordovillo: «Alla ricerca di alloggi» – VIDEO

LAMEZIA TERME Le istituzioni sono al lavoro e impegnate per sottolineare l’importanza di seguire «un percorso di legalità». L’obiettivo è la «sghettizzazione di un quartiere importante di Catanzaro» come quello di Viale Isonzo, e per risolvere la difficile questione del campo rom di Scordovillo, a Lamezia Terme. Lo ha spiegato la commissaria di Aterp Calabria, Maria Carmela Iannini, ospite di Danilo Monteleone. L’edilizia residenziale pubblica e le ingenti risorse in arrivo sono stati i temi al centro di “Supplemento d’indagine”, il format andato in onda ieri sera su L’altro Corriere (Canale 75). 

iannini supplemento d'indagine

«Al quartiere Isonzo di Catanzaro un’immagine nuova»

Ampio spazio è stato dedicato alle questioni che vedono al centro la situazione di Viale Isonzo a Catanzaro e il campo rom di Scordovillo a Lamezia Terme. Su Viale Isonzo, Iannini ha spiegato che «le istituzioni si sono impegnate per sottolineare l’importanza di seguire un percorso di legalità e di sghettizzare questo quartiere importante importante di Catanzaro, dove Aterp è proprietaria di un numero importante di alloggi». Aterp già negli anni passati aveva intercettato due finanziamenti importanti da destinare all’area, «uno di circa 4 milioni e mezzo e uno di oltre 3 milioni e mezzo. Uno dei due finanziamenti – ha spiegato Iannini – è in una fase più avanzata, abbiamo terminato la fase di progettazione di fattibilità e siamo entrati nella fase di progettazione esecutiva, contiamo immediatamente dopo l’estate di appaltare i lavori. L’altro ha subito una rimodulazione». L’aumento dei prezzi – ha aggiunto – «non consente di portare a termine i finanziamenti in corso, con il Dipartimento stiamo cercando diciamo di fare un lavoro che ci consenta di portare a termine gli interventi». Si tratta – come spiegato da Iannini – di interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, di demolizione e ricostruzione, di efficientamento energetico. «Contiamo di dare a questo quartiere di Catanzaro un’immagine nuova». E poi una notizia: «Non escludo – ha aggiunti la commissaria – di avere intercettato e di fare arrivare in capo ad Aterp Calabria nuove risorse finanziarie con nuovi strumenti, messi a disposizione dalla comunità europea per l’efficientamento energetico. Approfittando del ruolo importante di Aterp Calabria in Federcasa, siamo riusciti a dialogare con la presidenza della struttura di missione che sta gestendo questo decreto che dovrà uscire, e siamo riusciti a rimetterci in gioco».

Il campo Rom di Scordovillo. «Al lavoro per cercare alloggi»

Per quanto riguarda il campo Rom di Scordovillo si tratta di “delocalizzare” circa 110 alloggi per un numero di persone che si aggira dai 350 ai 500, compresi minori. «Mi sono insediata alla guida di Aterp come commissario il 23 ottobre del 2023, il mio primo tavolo in prefettura è stato proprio sul campo di Scordovillo». A preoccupare – come raccontato da Iannini – era lo stato di inquinamento dell’area emerso dagli accertamenti effettuati. «Quando poi a distanza di poco tempo il presidente Occhiuto ha sposato questa causa, si è capito che bisognava interrompere questo stato di cose e per poterlo fare bisognava innanzitutto sistemare queste persone in un modo dignitoso».
«Attraverso una politica incisiva, per quanto riguarda la bonifica, Occhiuto è riuscito a fare impegnare il governo con un’altra parte di finanziamento importante, 8 milioni del Pnrr affidati al generale Vadalà che dovrà occuparsi di bonificare l’area sia all’interno è all’esterno. Il progetto regionale – ha aggiunto Iannini – ha subito un’integrazione e in alcuni punti anche una modifica. E’ stato approvato di recente il progetto definitivo che prevede un investimento importante e come soggetto beneficiario del finanziamento, Aterp, che è stata messa nelle condizioni di acquistare anche stock abitativi, nel comune di Lamezia o nell’hinterland del lametino, di immobili che possono essere messi a disposizione sia da pubblici che privati, per poter avere alloggi immediatamente disponibili, pronti per l’uso. Contiamo di recuperarli attraverso una prima manifestazione pubblica che abbiamo lanciato il 28 febbraio».

Investimenti per 80 milioni

«Materialmente abbiamo messo in campo ad oggi investimenti per circa 80 milioni, riguarderanno città importanti con numeri importanti. Abbiamo finanziamenti da realizzare con misure diversi e anche i tempi saranno diversi», ha spiegato poi Iannini parlando degli investimenti messi in campo che vedranno coinvolte città come Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Cassano allo Ionio e non solo.
Sulla situazione della morosità, invece, Iannini ha sottolineato: «Siamo riusciti a ricostruire la situazione complessiva che non è certamente facile, parliamo di un cifra che oscilla tra i 60 e gli 80 milioni. Da questo punto di vista siamo nella fase finale, entro breve una società di riscossione si occuperà di questo aspetto», e sul paradosso che riguarda l’Imu ha detto: «Stiamo facendo una battaglia nazionale, le aziende che si occupano di edilizia residenziale pubblica ritengono infatti che le abitazioni, a fini sociali, debbano essere esentate dal pagamento dell’imposta. Allo stato c’è qualche commissione tributaria che aderisce alla nostra tesi, altre no. Devo dire però che negli ultimi tempi la Cassazione sembra andare nella direzione a noi favorevole». «Nel frattempo – ha aggiunto Iannini – stiamo interloquendo con i sindaci e studiando un meccanismo per cui una parte del quantum dell’imposta da versare ai comuni sia impiegata per la manutenzione degli alloggi».
«Devo dire che stiamo riuscendo a liberare diversi immobili», ha detto Iannini parlando poi del recupero degli immobili occupati abusivamente: «E’ chiaro che ci sono delle differenze da fare, c’è chi si trova in una condizione di necessità ed in questi casi procediamo – con il tavolo istituito in ogni Prefettura – con approcci che tengano conto della realtà familiare che ci troviamo davanti. In moltissimi altri casi verifichiamo che l’occupazione abusiva non riguarda nuclei familiari ma singoli, in altri ancora gli occupanti hanno anche altre abitazioni». (redazione@corrierecal.it)  

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