CATANZARO La Regione scommette sui giovani e prepara le condizioni per il loro ingresso in un mondo del lavoro che si rinnova sempre di più. E’ questo l’obiettivo di “Mirai-– Insieme creiamo il futuro”, progetto pensato per i ragazzi calabresi dal Dipartimento Lavoro della Regione Calabria guidato dall’assessore Giovanni Calabrese. A presentarlo in una conferenza stampa alla Cittadella lo stesso Calabrese insieme al dirigente generale del Dipartimento regionale Fortunato Varone. “Mirai” si fonda su una stretta sinergia tra la Regione e il mondo della scuola calabrese, grazie al coinvolgimento dei Centri per l’Impiego dislocati sui territori, che hanno già preso in carico circa 10mila studenti delle ultime due classi degli istituti superiori.
«“Mirai” – ha esordito Calabrese – è un progetto partito lo scorso anno, e che sta dando già importanti risultati, un progetto importante perché si parla del futuro dei giovani calabresi e dello stare insieme, tra istituzioni e non solo, per costruire questo futuro. Attraverso questa iniziativa cominciamo ad avviare, anche attraverso l’interlocuzione con il mondo della scuola e con le aziende calabrese, i giovani verso il mondo del lavoro. Noi ci crediamo molto, siamo qui per dare speranza ai giovani calabresi e creare le condizioni affinché i calabresi possono trovare lavoro in Calabria e restare qui. Dopo anni di oscurantismo lavoriamo in questa direzione con risultati positivi grazie a diverse misure. Il ruolo dei Centri per l’Impiego – ha proseguito l’assessore Calabrese – è fondamentale, anche perché sono stati potenziati nelle strutture e soprattutto con l’innesto di quasi 500 persone, soprattutto giovani, assunte attraverso il piano di potenziamento: i Cpi – sono in tutto 14 – stanno diventando sui territori strategici nelle politiche attive per il lavoro, basti pensare al loro ruolo nella profilazione dei lavoratori ex Abramo Customer Care».
A entrare nel dettaglio del progetto “Mirai” è stato il dg del Dipartimento regionale Lavoro Varone: «Non è un investimento finanziario ma – ha esordito – è un investimento sulle persone. Al momento in Calabria c’è un forte mismatch tra domanda e offerta di lavoro, l’obiettivo di “Mirai” è entrare nelle scuole con i Cpi e fornire ai ragazzi competenze nel mondo del digitale e dell’intelligenza artificiale in vista di un futuro lavorativo improntato all’informativo. Noi vogliamo anticipare questo momento venendo incontro ai ragazzi e alla loro proiezione verso il futuro. Abbiamo già preso in carico circa 10 mila studenti, e da qui al prossimo anno vorremmo arrivare a coinvolgere 30 mila ragazzi, hanno aderito già quasi 110 istituti scolastici e auspichiamo a breve altre adesioni. Il progetto – ha poi specificato Varone – ha una valenza pluriennale: al momento siamo partiti con le quarte e le quinte classi, nel prossimo anno scolastico andremo a seguire tutte le altre classi. Importante anche la collaborazione con Unindustria che abbiamo siglato ieri, una collaborazione per colmare i gap formativi di chi cerca lavoro». Alla conferenza stampa ha partecipato anche il dirigente del Dipartimento Sergio Tassone, coordinatore dei Cpi. (c. a.)
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