Ultimo aggiornamento alle 14:27
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la riflessione

È solo una retrocessione

Il pallone a Cosenza ti accarezza l’anima e poi ti spezza il cuore, lo sappiamo dall’inizio che finirà così. Eppure rimaniamo fermi al nostro posto, ad aspettare il miracolo minore

Pubblicato il: 26/04/2025 – 7:20
di Francesco Veltri
È solo una retrocessione

Forse è così che doveva andare. È il nostro unico destino, noi che per anni ci siamo raccontati un’altra storia. Ricca di meriti acquisiti chissà dove, chissà quando, magari in un passato che non esiste più.
È così che doveva andare perché il pallone qui da noi rotola a casaccio, spesso è ritornato indietro quando pensavamo di averlo perso, altre volte ci abbiamo messo decenni a ritrovarlo.
Il pallone qui a Cosenza, è una questione di attimi e sospiri, di ricchezza e povertà che si mescolano. È politica, ossigeno, insonnia e lacrime che ti solcano il volto fino ad invecchiarlo prima del tempo. È il passo ingenuo ed entusiasta dei nostri figli, è questo eccesso enfatico, questa pesantezza che mi porto dentro e mi fa sembrare quasi serio o completamente ridicolo.
Il pallone qui è bestemmia, è letteratura. È ossessione, scrittura, e io ci casco puntualmente, anche quando vorrei narrare altro.
Il pallone dalle nostre parti è mia madre che ci vedeva scappar via durante il pranzo della domenica e adesso quella cosa non c’è più.
È mio padre, silenzioso e burbero, che mi abbraccia, come non aveva fatto mai, dopo il gol a Brescia di Meroni, lasciandomi di stucco.
È mio fratello che oggi come trent’anni fa gira l’Italia stanco morto, come un soldato che difende la sua terra, senza che nessuno glielo abbia chiesto.
Il pallone qui da noi è fatto di momenti che spariscono per sempre, non c’è nulla di duraturo, di solido, è come quegli amori impossibili, in bilico, che ti fanno domandare ogni santo giorno: “perché ha scelto me? È troppo, non sono alla sua altezza, mi abbandonerà sicuramente”. E puntualmente ti abbandona.
Il pallone qui da noi ti accarezza l’anima e poi ti spezza il cuore, lo sappiamo dall’inizio che finirà così. Eppure rimaniamo fermi al nostro posto, ad aspettare il miracolo minore e a rovinarci il fegato. E quando arriva il temporale, non è come perdere una partita, un campionato, un lavoro, una finale. No, è diverso, è molto altro, è qualcosa che si compone e si dissolve contemporaneamente, mentre le nostre vite grigie, allegre, colte ed invisibili gli girano intorno. Il pallone è come siamo noi d’altronde: precari, dissacranti, pigri, divisivi, lunatici, rivoluzionari, rozzi, bruzi, con il costante desiderio di combattere il nemico, che poi ha il volto del padrone, e fuggire da queste sabbie mobili perenni senza volerlo veramente.
Il pallone qui da noi è povero e generoso. Si fa comandare e stropicciare da esseri sprovvisti di umanità, di parole lineari, sprovvisti di volto, che non c’entrano niente, che non lasciano niente nelle nostre vite accoglienti.
E sì, va bene, siamo retrocessi un’altra volta, ma dopotutto che ci importa, d’altronde è proprio questa dimensione ironica, cronica e malinconica, che ci rende unici, qualsiasi cosa voglia dire essere unici così.
Forse un giorno ritorneremo a sentirci grandi, meritevoli davvero dell’immenso che non abbiamo visto mai. Ritorneremo a sognare o ci perderemo ancora. Forse ci arrabbieremo, sfioreremo un’altra serie A, faremo finta di niente o voleremo altissimi per non avere più paura. Come faceva il piccolo Gigi, staccando di testa, tra i giganti avversari. Come faceva Salvatore che a un certo punto ha detto basta, io non ci casco più. E se n’è andato, portandosi dietro la poesia e quel maledetto pallone che c’è dentro. Portandosi via il Cosenza che conosciamo solo noi.
In qualsiasi paradiso, purgatorio, inferno o categoria si trovi adesso, forza Lupi sempre. Oggi più che mai. (f.veltri@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x