LAMEZIA TERME La nuova frontiera della sanità digitale. Una dei progetti più importanti di un percorso ineludibile anche in Calabria è sicuramente quello della “dematerializzazione” delle cartelle cliniche, progetto già in corso d’opera dopo che nei mesi scorsi, su all’input della Regione e del presidente Roberto Occhiuto, per questo obiettivo sono stati destinati i mille lavoratori dell’ex call center Abramo, grazie alla riconversione della loro attività professionale. Una delle “appendici” di questo percorso è la convenzione, firmata già a novembre, tra l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Azienda Zero, per la realizzazione del progetto denominato “Ade” a valere su fondi Pr Calabria Fesr Fse 2021-2027 (Obiettivo Specifico 1.2 – Azione 1.2.3). La somma assegnata è pari a 15 milioni ripartita per il 70% a carico dei fondi Ue e per il 30% a carico dello Stato.
Premettendo che la dematerializzazione delle cartelle cliniche consiste nella sostituzione delle cartelle cliniche cartacee con documenti digitali, creando una cartella clinica elettronica, il progetto – si legge nella relazione al Bilancio consuntivo 2024 di Azienda Zero – «prevede la standardizzazione dei processi di dematerializzazione e la definizione delle specifiche tecniche della documentazione sanitaria digitale. Le attività progettuali riguardano specificatamente: 1. La disponibilità della Cartella Clinica cartacea in modalità digitale senza perdita di informazioni. 2. La certificazione di processo per conservazione sostitutiva CC. Gli obiettivi del progetto vertono principalmente sullo sviluppo di una cultura professionale che attribuisca un valore innovativo alla cartella clinica in termini di appropriatezza e sicurezza delle cure nei confronti dell’organizzazione, degli operatori e dei pazienti. Si avvia un progetto di digitalizzazione delle cartelle cliniche delle aziende della Regione Calabria finalizzata alla consultazione su web da parte del personale medico e dell’assistito. Inoltre, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato all’interno dell’accordo convenzionale renderà disponibile un sistema sicuro ed evoluto, nel pieno rispetto della normativa vigente e degli standard internazionali, per la conservazione del patrimonio documentale informatico delle Aziende sanitarie calabresi, sottraendolo ai rischi legati all’obsolescenza tecnologica e alla sottovalutazione delle procedure di salvaguardia, e perseguendo l’obiettivo della dematerializzazione dei processi».
L’obiettivo che questo progetto persegue – si evidenzia poi nella relazione contabile di Azienda Zero – «è quello di garantire la disponibilità, a norma di legge, in digitale delle cartelle cliniche ospedaliere consentendo altresì lo scarto del cartaceo, facendo convergere in un percorso comune tutti gli attori ed Enti interessati, rendendo disponibili i sistemi, le tecnologie e le piattaforme oggi disponibili, evolvendole adeguatamente in considerazione delle normative oggi vigenti, nonché le competenze maturate nel tempo, con l’obiettivo finale di facilitare questo lungo e articolato percorso che, partendo dalla cartella cartacea digitalizzata, passando attraverso la cartella “ibrida”, accompagni il Ssr verso la cartella nativa digitale, totalmente dematerializzata. In tal modo è possibile governare al meglio questo periodo di transizione dal cartaceo al digitale, affrontandolo con una serie di step intermedi rappresentati dalle fasi di integrazione con i sistemi regionali e di conservazione sostitutiva. È un percorso sicuramente innovativo per la sua complessità e varietà di attori, Enti e Società coinvolte; percorso che è possibile immaginare appunto per la ricchezza di cultura, strumenti e soluzioni che questo contesto regionale è in grado di proporre. Il progetto di conservazione sostitutiva, pur nella sua gradualità, garantirà sicuramente benefici sia a medio/lungo termine». Il quadro economico prevede un finanziamento di 15 milioni per la realizzazione del progetto considerando la certificazione di processo, la scansione di cartelle cliniche, il software/hardware necessario, la movimentazione delle cartelle cliniche e l’archiviazione per una durata massima di 36 mesi. (c. a.)
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