REGGIO CALABRIA «Costernazione, sgomento e incredulità. All’ospedale di Vibo Valentia, allo Jazzolino, si torna a vivere il dramma della morte che lascia attoniti. A spezzarsi stavolta è stata la vita di una giovane donna di appena 32 anni, al settimo mese di gravidanza. Una tragedia immane che fa sprofondare nel dolore la famiglia alla quale esprimiamo sentite condoglianze e concreta vicinanza. Adesso, è l’ora del lutto e del rispetto per la famiglia, gli operatori e per l’intero territorio. Tuttavia, non possiamo tacere di fronte al continuo sconquasso della sanità vibonese che mette a repentaglio operatori e cittadini». Così il consigliere regionale calabrese, Raffaele Mammoliti (Pd), sulla morte della donna, avvenuta all’ospedale di Vibo Valentia. La 32enne aveva accusato forti dolori al petto, dopo la visita ospedaliera i medici avevano comunicato la morte del bambino che portava in grembo. Appresa la tragica notizia ha avuto un malore fatale. La Procura di Vibo Valentia ha disposto l’autopsia e aperto un’inchiesta. «Purtroppo, questo drammatico evento – aggiunge Mammoliti – richiama alla mente e ci fa rivivere i drammatici avvenimenti accaduti alle due giovanissime donne Federica Monteleone ed Eva Ruscio, decedute allo Jazzolino e che già allora proiettavano dense ombre su un sistema sanitario deficitario, disorganizzato e inadeguato. Si dimettano i commissari e si faccia piena luce su quanto avvenuto, alla famiglia – conclude – vada la nostra più sentita e concreta vicinanza. Chiederò al commissario regionale alla sanità di riferire con immediatezza nel prossimo Consiglio regionale su quanto accaduto per sapere se siano state attivate tutte le procedure sanitarie e organizzative previste per la presa in carico della giovane donna deceduta, in attesa degli esiti della Magistratura».
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x