LAMEZIA TERME Un luogo sicuro, accogliente e riscaldato. Un posto dove le madri in difficoltà hanno la possibilità di lasciare il proprio neonato – in totale anonimato – con la sicurezza di affidare il proprio figlio a chi potrà garantire loro assistenza e cure adeguate. Un servizio presente in tantissime città in Italia, la prima in Calabria è stata inaugurata lo scorso gennaio all’ospedale di Cosenza, e ora sarà presenta anche in quello di Lamezia Terme. Oggi pomeriggio la cerimonia inaugurale della “Culla per la vita”, realizzata dall’Asp di Catanzaro, con la collaborazione del Soroptimist Club di Lamezia Terme.
Particolarmente soddisfatto il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Antonio Battistini, commentando l’iniziativa ai microfoni del Corriere della Calabria ha spiegato come quella di oggi sia «una giornata molto bella, siamo tutti molto contenti e tutti quanti i nostri collaboratori hanno voluto essere presenti qui perché è una gioia per tutta l’azienda». Per Battistini, infatti, è un evento «fortemente voluto da tutta la comunità, una iniziativa alla cui realizzazione hanno partecipato diverse figure professionali. È un momento veramente di comunità e di comunione intorno a un tema che è poi quello della vita, oltre a quello dell’accoglienza “centrali” delle strutture sanitarie».
La culla, nelle parole del vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, porta con sé un doppio messaggio. «Davanti a questa culla c’è certamente un travaglio, non solo in ordine alla nascita di una vita umana, ma anche quello esistenziale». Dall’altra parte «bisogna guardare comunque al versante positivo perché c’è la vita e chi nasce non ha colpe, per cui deve avere la possibilità di poter sempre andare avanti, di essere accudito, curato ed essere introdotto nella società, dentro la storia». Per il Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa «la vita non va mai abbandonata e avere un posto come questo dove chi non vuole può lasciare un bambino e non abbandonarlo per strada o peggio ancora come a volte si vede nei cassonetti è un segno di speranza, di fiducia, di ottimismo». (Gi.Cu.)
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