PALMI È stato eletto sindaco a soli 28 anni, tra i più giovani d’Italia, e riconfermato dopo cinque anni con il 65% delle preferenze al primo turno. Un’elezione con percentuali quasi bulgare per Giuseppe Ranuccio, primo cittadino di Palmi, che tratteggia un bilancio della sua attività a circa due anni dalla fine del secondo mandato. Intervistato dal Corriere della Calabria, il primo cittadino si sofferma sui lavori di riqualificazione del Lungomare in località “Tonnara”, un progetto da «quasi 5 milioni di euro» e sull’atavica questione del nuovo “Ospedale della Piana”, un progetto atteso da 17 anni ma che potrebbe essere vicino alla svolta.
«La prima volta in cui sono stato direttamente impegnato in politica è stata come consigliere d’opposizione» racconta il sindaco. Cinque anni che «mi sono serviti tantissimo per fare esperienza e per capire dove era necessario intervenire». «Non dico di aver fatto proprio tutto quello che avevo in mente, ma Palmi è una bella città, con grandi potenzialità, e sono soddisfatto di come sia cambiata negli anni: molto più pulita, accogliente, con servizi che funzionano, tantissimi eventi, piccoli e grandi, che la rendono attrattiva e con tanti turisti». Un giudizio, secondo Ranuccio, nel complesso positivo. «Per non parlare delle opere pubbliche in fase di realizzazione: questo purtroppo è il campo più complesso tra iter, autorizzazioni, pareri, sovrintendenze e varianti, ma credo che un piano di opere pubbliche così importante a Palmi non ci sia mai stato».
Un cambio di rotta a livello turistico culminato anche nella fama ottenuta con “Us Palmese”, il film del Manetti Bros che ha dato visibilità nazionale al paese. «C’è tanto orgoglio nel vedere l’immagine di Palmi veicolata in tutti i cinema d’Italia. È veramente bello e sicuramente un film come “Us Palmese” testimonia che c’è un’attenzione diversa e sempre più crescente verso la nostra città. Evidentemente qualcosa è cambiato. Tutto questo ci dice che siamo sulla strada giusta, ma c’è ancora da lavorare».
Eletto a soli 28 anni, Ranuccio è risultato tra i più giovani sindaci d’Italia. «Essere giovani in politica è fondamentale, ma non solo per una questione anagrafica» spiega. «Quando venni eletto serviva veramente un cambio di rotta, una sterzata ferrea, soprattutto nei metodi, nella visione e nell’approccio. Insieme ai miei collaboratori ci dedichiamo completamente ad amministrare la città: chiunque può venire in Comune a trovarmi, a parlare, a confrontarsi». Un esempio di “gioventù” che ha deciso di restare rispetto ai tantissimi giovani che lasciano il paese. «Anche qui, abbiamo messo in campo idee e azioni – penso al “bando dei chioschi” in località “Torre”, “Macello” o “Pille” – che ha consentito a diversi ragazzi di lavorare, ma anche di riqualificare intere aree. Sono tanti i ragazzi palmesi che hanno un posto di lavoro, abbiamo superato le 60 assunzioni in questi anni».
Tra le grandi opere in progetto il Lungomare in località Tonnara, finanziata per oltre 4 milioni di euro dal Pnrr: «Un intervento che mira alla riqualificazione del lungomare, dalla spiaggia dell’Ulivarella alla località Pietrenere. Per non creare disagi, abbiamo deciso di iniziare dall’area in disuso dell’ex lido Miami. Tutta questa zona verrà rivoluzionata. Ci concentreremo solo lì in estate per poter permettere a bar, ristoranti e lidi di lavorare e garantire parcheggi per le auto. Dopo la stagione estiva, i lavori riprenderanno dall’Ulivarella al Porto, poi fino a Pietrenere. È un progetto – aggiunge – decisivo per il lungomare: avremo più servizi, più parcheggi, aree di socializzazione per i giovani, aree sportive, e soprattutto ci sarà tanto verde». A chi potrebbe criticare un progetto così rivoluzionario il sindaco risponde: «Quando abbiamo presentato il “nuovo Lungomare” con i progettisti e la ditta incaricata dei lavori sono stato chiaro: c’è bisogno della collaborazione dei residenti. Tutti devono capire che questi interventi sono fatti sicuramente per il decoro urbano, per attrarre ancora più turisti, ma anche e soprattutto, per migliorare la qualità della vita e per evitare problemi in caso di alluvione».
Ranuccio rassicura i cittadini sulla costruzione del nuovo Ospedale della Piana, il cui iter «dopo 17 anni di attesa è stato finalmente sbloccato. Non sta a me fare annunci, perché è giusto che li faccia il commissario Roberto Occhiuto. Questa però è la volta buona anche se la vera sfida consiste nell’iniziare i lavori e completarli il prima possibile, perché se ci mettiamo altri 20 anni è la fine». Ranuccio parla di un «buon rapporto» con il presidente Occhiuto, pur essendo esponente del centrosinistra, riconoscendogli quanto fatto da commissario alla sanità: «A parte il “nostro” ospedale, considerato che finalmente vedremo la posa della prima pietra, giudico positivamente anche la scelta di assumere i medici cubani. E’ grazie a loro se molti reparti non sono stati chiusi». Se lato sanità la valutazione dell’operato di Occhiuto è positiva, più critico sul resto: «Su altri aspetti, invece, si è fatto poco o nulla se non addirittura sono state fatte scelte dannose. Penso ad esempio al ridimensionamento scolastico, oppure al nuovo sistema Arrical, che ha accentrato la gestione dell’acqua e dei rifiuti, ma di fatto ha comportato un aumento in bolletta. Tutto sommato, però, ho un buon rapporto col governatore: quando l’ho chiamato ha sempre risposto, cosa non scontata, e c’è sempre stata un’interlocuzione istituzionale seria».
Il primo cittadino parla positivamente anche di Giuseppe Falcomatà: «Ogni qualvolta ho chiesto un’attenzione nei confronti della città, c’è sempre stata: dai finanziamenti per l’organizzazione e la promozione della Varia, alla riqualificazione del “Belvedere Monte Sant’Elia”, che partirà tra pochi giorni e costerà circa 300mila euro, fino alle strade e le scuole. Potrei fare un elenco infinito di interventi per i quali la Città Metropolitana ha sempre risposto positivamente». Si mostra, invece, cauto sulla costruzione del Ponte sullo Stretto: «Sono apertissimo e favorevole agli investimenti e alle infrastrutture che portin beneficio a tutto il territorio, ma non avendo letto il progetto non posso dare un giudizio definitivo».
A circa due anni dalla scadenza del mandato, per Ranuccio è tempo anche di valutazioni politiche sul futuro, sia per la città di Palmi che per altri eventuali incarichi a cui puntare. «A me la politica piace e di questo non ho mai fatto mistero». Un pensiero che potrebbe arrivare anche fino alla Cittadella: «Non ho ancora deciso, ma sto valutando l’idea di candidarmi al Consiglio regionale, anche perché le scadenze dei mandati più o meno coincideranno». Sul futuro politico di Palmi, Ranuccio invoca continuità: «La certezza è che non vorrò abbandonare tutto ciò che ho fatto, perché per costruire servono anni di programmazione e di lavoro, ma per demolire basta un secondo. Insieme a tutta la mia squadra, dunque, ci riuniremo al momento opportuno e individueremo la figura che possa portare avanti questo percorso di cambiamento. Un percorso che peraltro ha già dato i suoi frutti, perché solo chi è in malafede può dire che Palmi non è cambiata o non è migliorata. Serve assolutamente continuità come gruppo: io posso dire che ci sarò e che seguirò da vicino tutte le vicende con il massimo impegno».
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x