«Abbiamo bisogno di regole e procedure più snelle per attuare le riforme»
L’intervento del presidente della Regione Occhiuto al Comitato di sorveglianza sui fondi comunitari 2021-27. «Raggiungeremo i target»

CATANZARO «Le risorse dell’Unione europea devono servire non solo a fare spesa di qualità ma devono servire ad aiutare le amministrazioni a riformarsi. Noi vorremmo che ci fosse più attenzione da parte della Commissione europea e anche la parte delle strutture del Governo nazionale a supportare le amministrazioni che fanno riforme che vanno nella direzione di realizzare gli auspici della Commissione europea». Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto aprendo questa mattina i lavori del quinto Comitato di sorveglianza sui fondi europei 2021-27 per la Calabria in corso alla Cittadella.
L’intervento di Occhiuto
«Mi riferisco in particolare – ha aggiunto Occhiuto – a quello che la Commissione europea suggerisce rispetto all’accorpamento degli Ato. E’ successo che sia a livello nazionale che a livello europeo è stata segnalata come buona pratica la riforma che la Calabria ha realizzato con la riforma dell’accorpamento in un unico ambito, riforma che ha riguardato sia il ciclo dei rifiuti sia il ciclo idrico. Però spesso è come se le regole, come quelle che organizzano la spesa delle risorse europee, non fossero sempre compatibili con gli auspici della Commissione Europea. Nel senso che – ha spiegato il governatore – da un lato la Commissione europea invita le amministrazioni a fare l’Ato unico – come ha fatto la Calabria – dall’altro però non tiene conto che forse c’è la necessità di risorse e di regole più snelle per attuare queste riforme. Questo riguarda soprattutto l’idrico e i rifiuti, ma riguarda ogni ambito nel quale si riorganizza la macchina burocratica e anche il sistema della governance a livello territoriale per renderlo più efficiente e prossimo ai bisogni dei cittadini. E’ una riflessione che ho in animo di svolgere nel Comitato delle Regioni e che sto svolgendo nell’interlocuzione che sto avendo con diversi commissari europei. C’è bisogno che le buone pratiche vengano assistite da percorsi di finanziamenti che siano più veloci, meno complessi e possano rendere un’attuazione più celere delle riforme». Occhiuto ha quindi concluso: «Assicuro che raggiungeremo i target, in alcuni programmi siamo in overbooking e abbiamo recuperato molti dati che si erano accumulati nelle gestioni precedenti affinché la gestione dei fondi europei non avesse i i problemi che hanno avuto le gestioni precedenti. Quindi poniamo grande attenzione alla necessità di rispettare i target e per questo ho chiesto all’Autorità di gestione di coordinare dei tavoli operativi ogni due settimane con tutti i dirigenti generali per monitorare qualità e tempi della spesa».

L’intervento di Nicolai
«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti finora», ha dichiarato a sua volta Maurizio Nicolai, dirigente generale della Programmazione della Regione. «Al di là delle discussioni che spesso si concentrano su quanta spesa è stata effettuata o meno — e voglio chiarire subito questo punto — possiamo dire – ha proseguito Nicolai – che i target previsti per fine anno saranno raggiunti senza particolari difficoltà. Tuttavia, ciò che merita davvero attenzione è l’approccio innovativo che caratterizza questo ciclo di programmazione. Abbiamo pianificato l’intero utilizzo delle risorse disponibili, predisponendo un calendario pluriennale degli avvisi pubblici. Questo consente a stakeholder e portatori di interesse di sapere in anticipo quando usciranno gli avvisi, con quali contenuti e quali opportunità offriranno. Vorrei poi soffermarmi su un altro elemento centrale: il nuovo regolamento europeo, spesso indicato con il termine “Rearming”, che contiene tutte le nuove strategie della Commissione europea. In questo ambito, siamo impegnati in una riprogrammazione che andrà oltre il 15% delle risorse, il che significa più di mezzo miliardo di euro per la nostra Regione. Attendiamo l’approvazione definitiva del regolamento, dopo di che saranno definiti gli indirizzi politici, in accordo con la Giunta e il presidente, per stabilire le linee di intervento su cui puntare nel nuovo programma. Cito, ad esempio, due ambiti prioritari: il social housing, quindi l’edilizia popolare e sociale, e la questione delle reti idriche intelligenti. Stiamo promuovendo un nuovo approccio nella gestione e governance del sistema idrico e depurativo regionale. In questo contesto – conclude Nicolai – il modello Calabria rappresenta una buona prassi a livello europeo, grazie all’impostazione giuridica e amministrativa che siamo riusciti a dare». (a. cant.)
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