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amministrative 2025

Ionà: «Volevamo vincere al primo turno, mantenere Lamezia è fondamentale»

Il vicesegretario regionale di FI su L’altro Corriere Tv: «L’elettorato di Bevilacqua è della nostra area». Sulla vittoria di Principe a Rende: «Era nell’aria»

Pubblicato il: 26/05/2025 – 20:37
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Ionà: «Volevamo vincere al primo turno, mantenere Lamezia è fondamentale»

LAMEZIA TERME «L’aspirazione era di vincere al primo turno. Al ballottaggio sarà un voto abbastanza libero e l’elettorato di Bevilacqua è della nostra area, non credo troppo allo spostamento di voti». Ospite dello speciale per le elezioni in onda su L’altro Corriere Tv Emanuele Ionà, vicesegretario regionale di Forza Italia, commenta le elezioni di Lamezia Terme, dove si profila un ballottaggio tra il candidato del centrodestra Murone e del centrosinistra Doris Lo Moro. «Sapevamo che c’era un terzo candidato forte che fa riferimento all’area di centrodestra. Sicuramente si tratta di voti che mancano in gran parte alla nostra coalizione. Il mio pronostico era il ballottaggio o una vittoria di poco al primo turno, non ho mai creduto a un exploit di Bevilacqua. Sono curioso di vedere i dati delle sue liste per capire quanto ha sottratto al centrodestra».

La scelta del candidato

«Noi – continua – in campagna elettorale siamo stati uniti con Murone». Sul percorso che portato la coalizione a sceglierlo come candidato a sindaco: «Forza Italia era fermamente convinta di ricandidare Mascaro, abbiamo aspettato fino a che il Ministero ci ha detto che non si poteva fare. Murone è una persona che è stata sempre lontana dalla politica ed è stata indicata da Lega e Noi Moderati. Per un breve momento sono stato anche io nel totonomi dei candidati, poi ho fatto una campagna elettorale come fosse la mia perché sono sicuro sia una figura che ci porterà alla vittoria. Con il suo carattere è riuscito a tenere unita la coalizione». Ionà non nasconde l’importanza delle elezioni lametine, soprattutto in vista dell’appuntamento come le regionali: «Mantenere Lamezia per il centrodestra è fondamentale, avere le principali città calabresi in mano al centrosinistra inizierebbe ad essere un problema. Nelle amministrative il voto d’opinione ha comunque una sua valenza, pensare che migliaia di voti presi possano essere ribaltati è sbagliato». Sulle ultime polemiche tra centrodestra e Bevilacqua prova a buttare acqua sul fuoco: «La frase in cui Talarico parlava di quattro scappati di casa non era certo riferita a lui. Sicuramente avremo interlocuzioni, così come il centrosinistra, ma sull’apparentamento Murone è stato chiaro: è un istituto giuridico non onorabile, significherebbe scaricare a mare i consiglieri comunali che hanno lottato per te e questo va a minare il principio di libertà che deve essere un caposaldo». «Se vincerà Murone – continua – metteremo in risalto ciò che di buono ha fatto Mascaro. Non dobbiamo dimenticare che ha fatto un ottimo lavoro di risanamento, ha levato la città dalle sabbie mobili. Forse ci sono stati due aspetti che hanno condizionato a livello di immagine: l’assenza totale di politica e un po’ di visione. Il risanamento è un tema importante ma non riscalda i cuori, al cittadino bisogna regalare anche la speranza. Ma il lavoro che ha fatto è eccezionale». Infine, una parentesi anche su Rende, dove Principe ha vinto in modo schiacciante: «Era nell’aria, forse non in questa misura, ma si percepiva. Rende è un discorso a parte, forse il centrodestra avrebbe dovuto fare un ragionamento diverso. Il quadro era troppo complesso. Lì c’è grande riconoscimento verso la persona a prescindere dalle considerazioni politiche, in più nelle elezioni dopo uno scioglimento c’è sempre un voto contro la politica». (redazione@corrierecal.it)

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