REGGIO CALABRIA Traguardare le Amministrative e poi riprendere il cammino. L’attività del Consiglio regionale in queste ultime settimane è stata fortemente – e comprensibilmente – condizionata dalla campagna elettorale ma dopo il ballottaggio di Lamezia Terme è destinata a ripartire. Tra il primo e il secondo turno elettorale l’agenda di Palazzo Campanella è rimasta praticamente vuota, a parte due sedute di routine della terza Commissione Sanità e della quarta Commissione Ambiente. Uno “stand by” motivato dall’opportunità di non interferire con il voto evitando il rischio della “captatio benevolentiae”, ma nella prossima settimana all’Astronave il ritmo dovrebbe alzarsi: lunedì è in programma la Conferenza dei capigruppo, chiamata a calendarizzare una seduta di Consi glio regionale che prevedibilmente dovrebbe tenersi a metà mese, e poi martedì altre due riunioni della Terza e della Quarta. Sul piano delle pratiche, all’orizzonte non si profilano riforme ma provvedimenti significativi, come il Rendiconto 2024 della Regione: è indubbio però che ci sia una “frenata” anche politica, dopo l’intenso trend della prima metà della legislatura, con una maggioranza di centrodestra che nelle ultime settimane sembra aver rallentato la propria spinta nella produzione normativa, al momento anche questa molto di routine”. Una dinamica anche fisiologica, e che del resto puntualmente si manifesta appena si è superata la soglia della metà legislatura: si tratterà di capire – da lunedì in poi – se ci sarà uno scatto in avanti e un rilancio dell’azione politica declinata a livello istituzionale da parte della maggioranza. Ma anche dal versante dell’opposizione non mancano problemi, come dimostra la divergenza sul Medio Oriente, con due mozioni dai contenuti simili ma non coincidenti e non sempre convergenti: la prima, quella del capogruppo del Misto Lo Schiavo, che ha come punto centrale la richiesta alla Regione di sospendere ogni relazione con Israele, l’altra, presentata dal Pd e dal M5S Davide Tavernise, che come punto centrale ha la richiesta alla Regione di attivarsi per il riconoscimento dello Stato di Palestina. (a. c.)
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