A Corigliano-Rossano nasce la prima rete antiviolenza della Calabria
Un Tavolo che si propone come presidio permanente di confronto, programmazione e coordinamento operativo per prevenire i fenomeni di violenza

CORIGLIANO-ROSSANO Si è ufficialmente costituito il Tavolo di Rete Antiviolenza della Città di Corigliano-Rossano, al termine di un percorso avviato lo scorso gennaio, che ha visto l’inserimento graduale e partecipato di tutte le realtà istituzionali, sociali e del volontariato attive sul territorio nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere e familiare. Si tratta della prima esperienza strutturata di rete antiviolenza in Calabria, un modello innovativo di collaborazione e integrazione tra istituzioni, forze dell’ordine, servizi socio-sanitari, centri antiviolenza, associazioni e realtà del terzo settore, che si propone di garantire una presa in carico efficace, tempestiva e multidisciplinare delle vittime e di promuovere azioni di prevenzione e sensibilizzazione rivolte alla comunità. Il Tavolo rappresenta un presidio permanente di confronto, programmazione e coordinamento operativo, nella consapevolezza che la lotta alla violenza non può essere affrontata in modo isolato, ma necessita di una risposta collettiva, coesa e continuativa. «Quella di oggi – ha dichiarato l’assessore alla Città solidale Marinella Grillo – è una giornata importante per la nostra città e per l’intera regione. La costituzione ufficiale del Tavolo di Rete Antiviolenza rappresenta il frutto di mesi di lavoro condiviso e partecipato, iniziato a gennaio, con l’obiettivo di costruire un sistema di protezione concreto e vicino alle persone. È la prima esperienza di questo tipo in Calabria e il nostro auspicio è che possa diventare un modello replicabile in altri territori. La lotta alla violenza è una responsabilità collettiva e la rete è lo strumento più forte che possiamo offrire alle vittime e alla comunità. Colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno accolto da subito l’invito, la Procura del tribunale di Castrovillari, i servizi sanitari, le forze dell’ordine, i servizi sociali del comune di Corigliano-Rossano, Mondiversi e il centro antiviolenza Fabiana Luzzi». Soddisfatto di questo traguardo anche il sindaco Flavio Stasi: «Come amministrazione abbiamo fortemente voluto questo percorso, consapevoli che la sicurezza e la tutela della dignità di ogni persona passano anche attraverso strumenti di ascolto, protezione e intervento integrato. La costituzione della prima rete antiviolenza calabrese a Corigliano-Rossano è motivo di orgoglio, ma soprattutto di responsabilità. Continueremo a lavorare – ha concluso il primo cittadino – affinché questa rete diventi sempre più solida e capillare, punto di riferimento per chi ha bisogno e presidio attivo per la prevenzione».
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