PALERMO Il Tribunale del Riesame di Palermo (Antonia Pappalardo presidente) ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip il 21 maggio 2025 ed emessa nei confronti di Salvatore Castiglione, classe 1965, assistito dall’avvocato Giuseppina Gangi del Foro di Palermo.
Il crotonese, infatti, è coinvolto nell’inchiesta della Distrettuale antimafia di Palermo, quella eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo, insieme alla Polizia Penitenziaria del capoluogo e di Padova, con l’esecuzione di 12 misure cautelari – sette nei confronti di persone già detenute – accusate di corruzione, accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, spaccio di sostanze stupefacenti.
Castiglione, detenuto in esecuzione a condanne irrevocabili per “resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale” fino all’aprile del 2026, è indicato come “Totò il calabrese” e sarebbe «socio stabile di Cannariato nel traffico di sostanze stupefacenti», annota il gip al capo d’imputazione, «approfittando entrambi del ruolo di “spesini”, i quali poi si avvalevano di un altro “Totò” del primo piano per la commissione dei pestaggi a danno di altri detenuti». (gi.cu.)
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