Diverse esplosioni sono state segnalate stasera a Tel Aviv e in altre località israeliane, accompagnate da dense colonne di fumo, dopo che l’Iran ha annunciato di aver lanciato circa 100 missili balistici contro il territorio dello Stato ebraico. Le sirene d’allarme hanno risuonato in tutto il Paese e le autorità israeliane hanno ordinato alla popolazione di mettersi al riparo nei rifugi antiaerei. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso un comunicato in cui esortano la cittadinanza e i media a non condividere immagini o dettagli dei luoghi colpiti, sottolineando che «il nemico monitora questi contenuti per migliorare la precisione dei propri attacchi». «Il nemico monitora i contenuti online. Siate responsabili», è l’appello lanciato dall’esercito. L’attacco iraniano arriva in risposta alla vasta operazione israeliana “Am K’Lavi” (Come un Leone), lanciata all’alba contro oltre 100 obiettivi strategici in Iran, tra cui impianti nucleari, siti missilistici e alti comandi dei Pasdaran. Secondo “Israel Hayom”, Israele ha impiegato oltre 200 aerei e ha colpito con precisione le basi militari iraniane, provocando la morte di figure chiave come il capo di Stato maggiore Mohammad Bagheri e il comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami. L’Iran ha reagito con un’ondata di missili e droni verso Israele, mentre il presidente statunitense Donald Trump ha confermato di essere stato informato in anticipo, aggiungendo che «ulteriori attacchi saranno ancora più devastanti se l’Iran non si fermerà». Intanto, l’ayatollah Khamenei ha nominato un nuovo comandante militare, il generale Amir Hatami.
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