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Zes unica, infrastrutture, coesione: «Una strategia integrata e non parziale per il Mezzogiorno»

Le dichiarazioni di Santo Biondo, segretario confederale della Uil. «Il Sud non ha bisogno di assistenzialismo né di slogan»

Pubblicato il: 11/07/2025 – 18:14
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Zes unica, infrastrutture, coesione: «Una strategia integrata e non parziale per il Mezzogiorno»

«Apprezziamo che il Governo riconosca l’importanza strategica del Mezzogiorno e sostenga pubblicamente il protagonismo del Sud, come affermato dalla presidente Meloni oggi all’assemblea degli industriali di Napoli. Tuttavia, per dare concretezza a questa visione non bastano dichiarazioni d’intenti: serve una strategia complessiva, coerente e strutturale, che affronti le sfide storiche del Meridione con azioni coordinate, risorse certe e tempi definiti». È quanto ha dichiarato il Santo segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
«La Zes unica per il Mezzogiorno può rappresentare uno strumento importante per attrarre investimenti, rilanciare la capacità produttiva e favorire la semplificazione amministrativa. Ma la zona economica speciale, da sola – ha sottolineato Biondo – non può risolvere gli squilibri territoriali se non viene inserita in un disegno organico. Occorre evitare l’errore di immaginare uno sviluppo selettivo, concentrando i vantaggi solo sulle aree portuali o costiere e trascurando le aree interne, i piccoli comuni e le fasce montane del Sud, che rischiano l’isolamento infrastrutturale e sociale. Il rilancio del nostro Meridione passa attraverso alcune direttrici non rinunciabili: completamento e potenziamento della rete infrastrutturale, rilancio delle politiche di coesione, messa a terra rapida e responsabile dei fondi Pnrr, cura e rilancio del settore sanitario, sostegno al lavoro di qualità e al capitale umano, legalità e sicurezza con un impegno forte e visibile dello Stato per combattere la criminalità organizzata, che frena lo sviluppo, inquina l’economia e mina la fiducia sociale». «Il Sud – ha concluso Biondo – non ha bisogno di assistenzialismo né di slogan, ma di un vero patto per lo sviluppo e la giustizia territoriale, che coinvolga istituzioni, imprese, lavoratori e cittadini. Al Governo chiediamo che la strategia per il Mezzogiorno non sia parziale, ma unitaria, concreta e strutturale».

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