Botulino killer a Diamante, l’avvocato Liserre: «le garanzie di legge non possono essere bypassate» – VIDEO
Giuseppe Santonocito è il venditore ambulante dal quale le persone intossicate avrebbero acquistato i panini

DIAMANTE «Ci sono delle ineludibili garanzie di legge che sono costituzionalmente riconosciute a qualsiasi indagato che non possono mai essere bypassate. Si sono verificate delle gravi violazioni, un vulnus ai diritti costituzionalmente garantiti a qualsiasi indagato e soprattutto al diritto di difesa. Il primo interrogatorio a cui è stato sottoposto il mio assistito, quando già era indagato e quando già io ero stato nominato suo difensore di fiducia, non è stato preceduto, così come previsto per legge, dal previo avvertimento all’avvocato di presenziare a un atto che presuppone necessariamente l’assistenza del difensore di fiducia». E’ quanto riferisce, in un video, l’avvocato Francesco Liserre: difensore del 33enne Giuseppe Santonocito: venditore ambulante e proprietario del food truck di Diamante dal quale le persone intossicate da botulino avrebbero acquistato i panini. La vicenda, secondo la ricostruzione della procura, ha avuto inizio tra domenica 3 e martedì 5 agosto, quando le vittime e i contagiati hanno consumato un alimento potenzialmente contaminato, contenuto all’interno di alcuni panini venduti dal commerciante.



La difesa di Liserre
Liserre prosegue. «La mattina, dell’8 agosto, quando è stato reso il primo interrogatorio dinanzi al procuratore capo e al suo sostituto, il mio assistito è stato prelevato dalla spiaggia dove si trovava. Non si comprende questa urgenza di portare via una persona, violando la doverosa informazione che spetta al difensore, ritengo sia assolutamente inaccettabile». L’indagato ha risposto alle domande.
«Questa mattina, il mio assistito comprensibilmente provato da una immane tragedia che lo ha devastato psicologicamente e moralmente è destinatario di una richiesta da parte di un funzionario dell’Asl, delegato dal procuratore, che chiedeva una urgente risposta a un questionario per poi poter riferire subito al magistrato. Questo modus operandi è assolutamente da censurare», continua Liserre. Questo quanto riferito dal legale.
L’assenza di risultati
Secondo l’avvocato Liserre: «Non abbiamo ancora un risultato dell’unico esame scientificamente dirimente, l’unico esame che può dare quella rigorosa certezza sulle cause del decesso delle povere vittime». «Il mio assistito – prosegue il legale – ha sempre chiarito che erano soltanto piccoli contenitori, più piccoli del palmo della mano, dove a campione venivano mostrati i funghetti, i friarielli, i broccoli, che poi venivano presi utilizzando una pinza per ciascun barattolo rigorosamente sigillato, aperto all’occasione e consumato di volta in volta», chiarisce il legale.
Fissato l’accertamento tecnico irripetibile
La procura di Paola ha disposto per domani mattina alle 10 il conferimento dell’incarico per svolgere l’accertamento tecnico irripetibile, in particolare l’autopsia sulle salme di Tamara D’acunto, nata a Praia a Mare e Luigi Di Sarno nato a Cercola. Si tratta delle due vittime accertate del botulino killer di Diamante. La procura ha nominato i consulenti tecnici di ufficio: Isabella Aquila, Matteo Antonio Sacco, Eugenio Garofalo, Angelo Nobile, Fabrizio Anniballi. L’avvocato Francesco Liserre, legale di Giuseppe Santonocito – proprietario del food truck dove sono stati acquistati i panini dalle due vittime – formalizzerà la nomina di un proprio consulente di parte: il professore Gennaro Sammartino di Salerno, docente di medicina legale e di tossicologia. (f.b.)
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