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la perizia

«Alessia Pifferi pienamente capace di intendere e volere»

La donna ha lasciato morire di stenti la figlia Diana di meno di un anno e mezzo

Pubblicato il: 26/08/2025 – 17:09
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«Alessia Pifferi pienamente capace di intendere e volere»

Alessia Pifferi era pienamente capace di intendere e volere al momento dei fatti. Lo ha stabilito la perizia disposta nel processo di secondo grado a Milano a carico della donna, condannata all’ergastolo per omicidio volontario aggravato in primo grado per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di meno di un anno e mezzo nel luglio 2022, lasciandola sola in casa per sei giorni. Una perizia psichiatrica nel primo processo aveva già accertato che la 40enne era capace di intendere e volere e, poi, su istanza della difesa la Corte d’Assise d’appello ha affidato a tre esperti un nuovo accertamento.
Alessia Pifferi è “affetta” da un “Disturbo del Neurosviluppo” che comporta “immaturità affettiva”, ma che non è invalidante “sul funzionamento psicosociale”. E questa sua “condizione” non è di “gravità tale” da aver “compromesso” la sua “capacità di intendere e volere”, non solo in quei sei giorni in cui lasciò sola la figlia Diana, poi morta di stenti, ma anche negli altri fine settimana precedenti in cui aveva avuto lo stesso comportamento. Lo si legge nella perizia psichiatrica depositata nel processo d’appello a Milano sull’omicidio volontario aggravato. (ANSA)

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