Il ricordo del generale Dalla Chiesa a 43 anni dalla tragica morte
Cerimonie a Palermo e Milano. Meloni e Occhiuto lo ricordano

Quarantatrè anni fa l’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso in via Giacinto Carini, a Palermo insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente Domenico Russo, deceduto alcuni giorni dopo per le ferite mortali riportate. Oggi sul luogo dell’agguato mafioso sono state deposte le corone d’alloro alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del presidente della commissione nazionale antimafia Chiara Colosimo. Con loro il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il prefetto Massimo Mariani. Anche Milano ha ricordato il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia 43 anni fa insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente della scorta Domenico Russo.
In piazza Diaz, come ogni anno, si è tenuta la cerimonia di deposizione delle corone a cui hanno preso parte, tra gli altri, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il sindaco Giuseppe Sala, il prefetto Claudio Sgaraglia, il questore Bruno Megale e la famiglia del generale, i figli Nando e Rita Dalla Chiesa.
«In memoria del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre 1982 in un vile attentato mafioso, insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro e all’agente della scorta, Domenico Russo. Un uomo di Stato, coraggioso e di profonda integrità morale, che ha sacrificato la sua vita per combattere la criminalità organizzata. Il suo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori e guiderà ogni giorno ogni nostra azione». Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni, postando una foto del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Anche il governatore uscente della Regione Calabria Roberto Occhiuto su X ricorda Dalla Chiesa: «Il 3 settembre 1982 la mafia assassinava il generale Dalla Chiesa. L’eredità che ci ha lasciato è chiara: la lotta alle mafie richiede istituzioni forti e l’impegno costante di ciascuno di noi. La cultura della legalità e lo Stato sono e saranno sempre più forti della criminalità».
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