Il GOM di Reggio Calabria protagonista del congresso nazionale sulla gastroenterologia – VIDEO
A Villa San Giovanni medici e ricercatori, tra innovazione clinica e sfide del sistema sanitario

VILLA SAN GIOVANNI È iniziata oggi a Villa San Giovanni ad una due giorni di grande rilevanza scientifica nel campo della gastroenterologia: il congresso “Rhegion digestive diseases: the present and the future”, che riunisce il meglio della comunità medica italiana nel settore. L’evento, organizzato con il supporto del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, si concentra sulle innovazioni diagnostiche e terapeutiche in endoscopia digestiva, sulle tecniche di chirurgia mininvasiva e robotica, nonché sulle nuove terapie per le malattie infiammatorie croniche intestinali, i disturbi funzionali dell’intestino, le malattie da reflusso e la patologia diverticolare del colon. Nonostante spesso ricevano minore attenzione rispetto alle patologie cardiovascolari, le malattie gastroenterologiche hanno un impatto significativo sulla sanità pubblica e rappresentano la seconda causa di ricovero ospedaliero in Italia.

Filippo Bova: «Le novità sono tantissime»
Come spiega il Dott. Filippo Bova, Direttore dell’U.O.C. Gastroenterologia del GOM “Bianchi-Melacrino-Morelli”: «Era ora ed era giusto che si facesse un congresso di gastroenterologia di questo livello, perché le novità sono moltissime sia nel campo dell’endoscopia digestiva sia nel campo della gastroenterologia in generale e si sono affacciate nuove tecniche a nuove patologie che richiedono un aggiornamento continuo e quindi un confronto, che quello che stiamo facendo in che faremo in questi due giorni, con colleghi provenienti dai maggiori centri di gastroenterologia italiani che sono professionisti di grande fama studiosi dei vari settori». «Reggio Calabria è una realtà in continua evoluzione, – aggiunge Bova – la nostra unità operativa che era stata annullata dalla pandemia, col passare di questi ultimi anni si è sempre più sviluppata e con la collaborazione e l’appoggio che ha avuto soprattutto da parte degli enti amministrativi, quindi della direzione strategica del GOM ha potuto registrare uno sviluppo per quanto riguarda sia tecnologie sia risorse umane, quindi possiamo ben dire che siamo sulla buona strada per diventare un buon centro di di gastroenterologia». Poi evidenzia delle criticità: «I posti letto non sono sufficienti perché non sono sufficienti neanche gli spazi e non è sufficiente il personale. Noi andiamo sempre in sovra carico di pazienti perché dobbiamo curare tutti, e non possiamo chiudere la porta in faccia a nessuno, ma è chiaro che avremmo necessità di spazi maggiori e di personale più numeroso».

Quali sono le patologie più frequenti?
«Le patologie riscontrate sono numerose, quelle più frequenti sono purtroppo quelle neoplastiche se vogliamo parlare di patologie importanti, perché poi nella realtà ambulatoriale, diciamo che il 70% delle visite riguardano dei disturbi funzionali dell’apparato digerente che possono essere curate medicalmente. Ma c’è una buona percentuale di patologie neoplastiche maligne, basti pensare al tumore del colon, ai tumori del tratto bio pancreatico che quindi esigono una diagnosi veloce, precisa e una terapia altrettanto efficace». Anche il professore Pietro Familiari spiega che «in Calabria in particolare, ma in Italia, la gastroontergia in questi ultimi decenni ha fatto passi da gigante, credo che siamo tra i primi in Europa per la qualità dei servizi offerti, ma anche per la tipologia e la qualità delle ricerche che nei centri accademici vengono svolte. Non abbiamo veramente nulla da invidiare a paesi agli altri paesi europei, ci confrontiamo decisamente bene anche con i paesi d’oltre Oceano, con gli Stati Uniti d’America, con le realtà orientali. La Calabria è in quest’ultimo decennio l’ho vista cambiare tantissimo, migliorare in maniera sostanziale. Abbiamo centri di eccellenza sparsi su tutto il territorio regionale. Tante realtà stanno crescendo in maniera veloce e i giovani professionisti stanno in qualche maniera rientrando dopo esperienze fatte, per periodo di tempo limitato in centri magari stranieri, portando le loro conoscenze al servizio delle necessità di una di una terra che da sempre è stata difficile, ma che comunque vedo in maniera molto positiva». (redazione@corrierecal.it)
(In copertina Filippo Bova, Direttore dell’U.O.C. Gastroenterologia del GOM “Bianchi-Melacrino-Morelli”)
Il servizio:
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato