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Tutto pronto per il vertice a Sharm. Ostaggi liberi tra poche ore

La liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza avverrà in due fasi

Pubblicato il: 12/10/2025 – 22:24
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Tutto pronto per il vertice a Sharm. Ostaggi liberi tra poche ore

La liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza avverrà in due fasi: il primo gruppo è atteso alle 07:00 del mattino italiane, il secondo un’ora dopo. Lo riferiscono i media israeliani. Il trasferimento dei corpi degli ostaggi morti dovrebbe iniziare nel pomeriggio. 
Una fonte di Hamas ha riferito ad Al Jazeera che il gruppo palestinese ha trasferito gli ostaggi in tre località di Gaza in preparazione della loro consegna alla Croce Rossa. La fonte, che ha voluto mantenere l’anonimato, ha affermato che una delegazione di Hamas incontrerà stanotte il Circ per concordare un meccanismo per la consegna dei rapiti. Hamas inoltre è in stretto contatto con i paesi mediatori per definire l’elenco dei prigionieri palestinesi previsti per lo scambio. I mediatori stanno ancora lavorando per raggiungere un elenco definitivo dei prigionieri, nonostante il rifiuto di diversi nomi da parte di Israele, ha affermato la fonte.

Domani Meloni a Sharm

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si recherà domani, 13 ottobre, a Sharm el Sheikh, in Egitto, su invito del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, per partecipare alla cerimonia di firma del Piano di pace per il Medio Oriente. Il summit si terrà dopo la visita lampo di domattina di Trump in Israele e il rilascio dei primi ostaggi da parte di Hamas. Saranno presenti i capi di Stato e di governo di oltre venti Nazioni, tra questi oltre Meloni anche Emmanuel Macron, Keier Starmer, Recep Tayyip Erdogan, Pedro Sanchez, Friedrich Merz, Antonio Costa, per ribadire il messaggio di unità della comunità internazionale a sostegno del Piano di pace. La presidente rimane in stretto contatto con Washington e gli altri attori internazionali coinvolti per definire il contributo italiano allo sforzo collettivo per la realizzazione del Piano di pace per la stabilizzazione, la ricostruzione e lo sviluppo della Striscia di Gaza e per la ripresa di un processo politico che conduca ad un quadro di pace, sicurezza e stabilità in Medio Oriente. Il 14 ottobre è poi atteso a Roma Re Abdullah di Giordania che incontrerà la pesidente del Consiglio e insieme ospiteranno il 15 ottobre una riunione del Processo di Aqaba, iniziativa per il contrasto al terrorismo e all’estremismo, che in questa occasione si concentrerà sulla situazione in Africa occidentale.

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