Giovani, imprese e sviluppo, Statti: «Da Confagricoltura e Ismea azioni concrete per il sostegno alle aziende»
Caponi (Dg Confagricoltura): «Necessario favorire il ricambio generazionale». Marchi (Dg Ismea): «Nuovi strumenti finanziari a sostegno delle imprese del settore»

ROMA Nuovi strumenti finanziari per il sostegno alle imprese agroalimentari, un impegno che vede Confagricoltura, Ismea e Agronetwork in prima linea: è stato questo il tema del convegno che si è tenuto a Palazzo della Valle a Roma, dal titolo “Giovani, Impresa e Sviluppo”. L’incontro fa seguito all’appuntamento del 17 settembre scorso, organizzato da Agronetwork e Confagricoltura, dedicato ai “Nuovi strumenti della finanza per le imprese agroalimentari”, ed è stata l’occasione per presentare i nuovi strumenti finanziari che Ismea mette in campo a sostegno delle imprese del settore.
All’incontro, dopo i saluti istituzionali di Roberto Caponi, Direttore Generale di Confagricoltura, e di Sergio Marchi, Direttore Generale di Ismea, sono intervenuti Fabio Del Bravo, Responsabile Direzione Filiere e Analisi dei Mercati – Ismea; Giovanni Gioia, Presidente dei Giovani di Confagricoltura (ANGA); Giorgio Venceslai, Responsabile Direzione Servizi per le Imprese – Ismea; Camillo Zaccarini Bonelli, Responsabile Direzione Piano Strategico PAC – Ismea. Ha concluso i lavori Alberto Statti, Componente della Giunta Esecutiva di Confagricoltura con delega al Credito.

«Oggi – afferma ai nostri microfoni Alberto Statti – abbiamo dei dati assolutamente confortanti: oltre 80 miliardi di valore aggiunto, 670 miliardi di fatturato per l’intera filiera, di cui oltre il 10% rivolte all’export. Tutte cose che rappresentano un settore che è in forte crescita, in forte vitalità. Abbiamo un aumento dell’occupazione registrata negli ultimi, per cui Confagricoltura sta cercando di trovare le soluzioni necessarie alle imprese che vogliono proseguire in questo percorso di sviluppo utilizzando gli strumenti che sono a disposizione. Il settore del credito è un settore che è fortemente attenzionato da parte di Confagricoltura. Credito e finanza rappresentano secondo noi uno strumento utile sul quale lavorare per incidere sulla competitività delle nostre nostre aziende. Oggi le aziende per essere competitive devono investire in tecnologie, in nuovi strumenti che consentono loro di superare anche le criticità legate al cambiamento climatico. Sulla produttività bisogna lavorare intensamente per fare in modo che le nostre imprese siano competitive. Ismea – conclude Statti – rappresenta uno strumento di fondamentale importanza, con il direttore Marchi stiamo lavorando già da mesi per trovare quelle soluzioni necessarie ad affrontare questo momento di sviluppo tanto importante per il nostro settore. Fa parte di quelle azioni concrete che Confagricoltura sta mettendo in campo per dare risposte al mondo che rappresenta».

Ad aprire i lavori è stato il direttore generale di Confagricoltura, Roberto Caponi, che ha sottolineato il ruolo strategico di Ismea nel rafforzare il tessuto imprenditoriale agricolo e agroalimentare attraverso strumenti mirati allo sviluppo, all’imprenditoria femminile e al ricambio generazionale. «Bisogna pensare al domani, non bisogna guardare soltanto al nostro orizzonte, bisogna pensare al ricambio generazionale: l’età media degli imprenditori agricoli in Europa è intorno ai 57-58 anni, quindi sta diventando una vera urgenza», spiega Caponi, che aggiunge: «Confagricoltura crede nei giovani, sta sviluppando l’imprenditoria giovanile. Perché, però, questa possa prendere piede è necessario che ci siano risorse adeguate che consentano a questi giovani di innovare e di crescere. Il rapporto con Ismea è fondamentale, ha degli strumenti specifici per i giovani agricoltori che bisogna assolutamente intercettare sotto due forme: per favorire il ricambio generazionale da un lato e per favorire le start-up da parte di quei giovani, in realtà ancora pochi, che vogliono investire in agricoltura pur non avendo una famiglia alle spalle che ha già un’impresa agricola».
Per il direttore generale di Ismea Sergio Marchi si tratta di «un’occasione importante di confronto questa mattina in Confagricoltura su un tema che è centrale anche per quello che è il ruolo di Ismea. E’ partito – spiega – l’ottavo lotto, il nuovo bando della BTA, di Banca delle terre agricole, che consentirà di mettere sul mercato centinaia di migliaia di ettari a disposizione di chi voglia acquistare un terreno e voglia iniziare a svolgere attività agricola, cosa di fondamentale importanza. Sarà aperto per un mese, i criteri sono più stringenti, i tempi più stretti per dare risposte più brevi. Un mese per la manifestazione di interesse e il mese successivo per la presentazione delle offerte. Prima di Natale – spiega ancora Marchi – si chiude e la istruttoria inizierà con i primi mesi del 2026, e contiamo di chiuderla fra febbraio e marzo 2026 per arrivare poi alla fase delle stipule. Insieme alla Banca delle Terre rilanceremo Ismea Investe, un programma più finanziario, diretto a imprese più grandi, target da due a 20 milioni di euro per quanto riguarda poi cofinanziamenti e sostegni da parte di Ismea. Più impresa grazie alle risorse emesse dal Governo nazionale, dal ministero dell’Agricoltura, 150 milioni in tre anni e Generazione terra. Queste ultime due dirette a giovani imprenditori under 41, quindi una risposta forte anche al problema del ricambio generazionale». (m.r.)
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