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La formazione della Giunta? Una partita a scacchi tra regine e fanti

In un gioco di equilibri, le mosse del presidente Occhiuto e le contromosse di FdI, Lega e Noi Moderati. Ma non mancano le tensioni

Pubblicato il: 30/10/2025 – 10:29
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La formazione della Giunta? Una partita a scacchi tra regine e fanti

LAMEZIA TERME La scansione per l’inizio della nuova legislatura della Regione procede per step liturgici e politici. Quanto ai primi, si è chiusa la partita della proclamazione degli eletti, senza sorprese anche se ci sarà sicuramente una coda di ricorsi: ma si vedrà. Quanto ai secondi: il presidente Roberto Occhiuto è nel pieno delle trattative e soprattutto delle l’interlocuzione con i big nazionali dei partiti dei centrodestra, e martedì, nel giorno del Cdm sulla ri-nomina a commissario della sanità, ha già avuto modo di avere un primo confronto operativo con i plenipotenziari delle forze alleate, segnatamente Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia e Claudio Durigon della Lega.

Il capitolo presidenza del Consiglio regionale

Particolarmente significativo il passaggio con Durigon. Uno dei “nodi” che Occhiuto e il centrodestra devono sbrogliare in questa fase riguarda infatti la presidenza del Consiglio regionale, che la Lega, in virtù di un patto elettorale, rivendicherebbe con la riconferma di Filippo Mancuso ma che sarebbe ora finita nel mirino del coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, che punterebbe a quella casella sponsorizzando Salvatore Cirillo. Ma Durigon e il Carroccio tengono il punto su Mancuso presidente del Consiglio regionale. Del resto, un ingresso di Mancuso in Giunta non sarebbe nemmeno più necessario per far “scorrere” la lista e agevolare un ripescaggio in Consiglio regionale di Pietro Raso, finito comunque alle spalle di Gianpaolo Bevilacqua nella circoscrizione centrale. Il “nodo” Lega comunque sarebbe ancora da sciogliere nel prosieguo delle trattative da parte di Occhiuto.

Il capitolo Giunta

Lato Giunta, al momento ci sono alcuni punti fermi, nel senso di nomi di assessori che definire blindati e sicuri è persino riduttivo: indiscutibili gli uscenti Gianluca Gallo (Forza Italia) e Giovanni Calabrese (Fratelli d’Italia), così come anche Marcello Minenna in quota Occhiuto. Fratelli d’Italia, che dovrebbe avere anche la vicepresidenza con Calabrese, inoltre piazzerà in Giunta anche Antonio Montuoro, e questo consentirà l’ingresso in Consiglio regionale quale “supplente” di Filippo Pietropaolo. Le altre tre caselle – dicono fonti qualificate del centrodestra – dovrebbero essere distribuite tra Forza Italia, Occhiuto Presidente e Noi Moderati. Un altro “nodo” riguarda le quote rosa (nella Giunta sono necessarie almeno due donne). In pole – a quanto risulta – l’assessore regionale uscente all’Istruzione e ai Lavori pubblici Maria Stefania Caracciolo, molto vicina a Cannizzaro, ma in corsa ci sarebbe anche la forzista Pasqualina Straface, più “quotata” di Rosaria Succurro (Occhiuto Presidente). Ma altri nomi forti di “papabili” assessori non mancano, come quelli di Pierluigi Caputo (Occhiuto Presidente) ed Emanuele Ionà (sempre Occhiuto Presidente), il cui ingresso in Giunta tra l’altro consentirebbe un rientro in Consiglio di Michele Comito da “supplente”. Quanto a Noi Moderati, nelle ultime ore una voce di corridoio riportava un possibile ingresso in Giunta di Pino Galati, coordinatore regionale del partito di Maurizio Lupi, ma la cosa si sarebbe rivelata tale, una voce di corridoio, appunto: è probabile che Noi Moderati metterà a disposizione di Occhiuto un profilo femminile di qualità. (c. a.)

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