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Omicidio del boss Giuseppe Incontrera, tre arresti

Avrebbero fornito supporto logistico e morale al killer Salvatore Fernandez

Pubblicato il: 06/11/2025 – 14:00
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Omicidio del boss Giuseppe Incontrera, tre arresti

PALERMO I carabinieri di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Dda, nei confronti di tre persone dello stesso nucleo familiare accusate di concorso in omicidio e di detenzione e porto illegale di arma da fuoco, entrambi aggravati. I tre indagati avrebbero preso parte alle fasi preparatorie, garantendo supporto logistico e morale, dell’omicidio di Giuseppe Incontrera, esponente di spicco del mandamento mafioso di Porta Nuova ucciso il 30 giugno del 2022 nel quartiere Zisa con alcuni colpi di pistola calibro 22 mentre percorreva in bicicletta via Imperatrice Costanza. Per quel delitto è stato arrestato Salvatore Fernandez che aveva confessato. Gli arrestati avrebbero fornito il motoveicolo e l’arma non trovata e, successivamente, avrebbero aiutato l’assassino a occultare le prove. Il gip di Palermo Filippo Serio ha disposto gli arresti in carcere per Vincenzo Bellomonte di 49 anni, Antonio Bellomonte di 39 anni e Salvatore Bellomonte di 28 anni. I tre indagati avrebbero fornito supporto logistico a Salvatore Fernandez, accusato dell’omicidio di Giuseppe Incontrera. Prima del delitto Fernandez avrebbe avuto diversi incontri in un terreno appartenente ai tre Bellomonte in vicolo La Fiura ai Danisinni. Cercava una copertura mafiosa per potere compiere l’omicidio ai danni di un esponente di spicco della famiglia di Porta Nuova. Dopo avere sparato alcuni colpi di pistola contro la vittima Fernandez trovò rifugio proprio nello stesso terreno per fare sparire la pistola e distruggere lo scooter Honda Sh utilizzato per raggiungere Incontrera che percorreva via Imperatrice Costanza a bordo di una bici. Il delitto fu commesso il 30 giugno del 2022 mentre Fernandez si consegnò il 5 luglio. In questi giorni, secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe potuto contare sull’appoggio dei tre indagati.

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