«Un assessore alla montagna per la Calabria», la proposta dell’Uncem
Mazzei e Bussone: «Abbiamo circa 630.000 ettari di bosco con tante riserve naturali, tre parchi nazionali e uno regionale»

LAMEZIA TERME La montagna calabrese, una risorsa preziosa da tutelare. Dai tour in e-bike, alle escursioni a bordo dei battelli, dai parchi, ai centri visita, agli alberi secolari, passando per il trenino storico e per i percorsi naturalistici dei laghi, fino ai cammini emblema del turismo lento. La montagna calabrese è il palcoscenico ideale per percorsi di turismo esperienziale, un vero e proprio scrigno di biodiversità, all’interno del quale immense distese boschive raccontano un patrimonio naturalistico e culturale inestimabile. In Calabria ci sono tre parchi che raccontano una spettacolare storia di migrazione e di integrazione dal Nord al Sud, ma oggi lo spopolamento, l’assenza di servizi rischiano seriamente di compromettere il futuro di luoghi pieni di tesori naturali. Questi alcuni dei temi al centro del congresso dell’Uncem (Unione dei Comuni e degli Enti montani) a Lamezia Terme, al termine del quale Vincenzo Mazzei, Consigliere comunale di Petronà, è stato confermato presidente. «Il 90% del territorio calabrese è collinare e montano. La montagna ha tante risorse finora inutilizzate». In molte regioni italiane si registra un ritorno alla montagna, è così anche in Calabria? «Questo trend si riscontra in regioni, come ad esempio, l’Emilia-Romagna mentre in Calabria, purtroppo, non registriamo un incremento significativo, per cui dobbiamo lavorare molto per invertire la tendenza», dice Mazzei ai nostri microfoni. Quali leve è necessario attivare per invertire la rotta? «Dobbiamo trattenere la gente in montagna. Dobbiamo far sì che i nostri giovani, in particolare, possano trovare in montagna l’occasione per costruire un percorso di vita. E quindi, bisogna migliorare i servizi, bisogna sostenere gli investimenti, creare lavoro», continua Mazzei. Che aggiunge: «Abbiamo circa 630.000 ettari di bosco con tante riserve naturali, tre Parchi nazionali, un parco regionale, che consentono di sviluppare tante forme di turismo, in particolare quello lento utile a valorizzare i prodotti locali. Questa può essere sicuramente una strada da percorrere fino in fondo».
La proposta al governatore
«La Montagna della Calabria non fa questue alla Regione, ma dice con chiarezza che partiti ed eletti alla Cittadella devono fare di più. Non serve alimentare sistemi di supporto a singoli comuni, ma occorre passare a nuovo impegno per la coesione per dare valore ai servizi ecosistemici-ambientali, per mettere in relazione valli appenniniche, città grandi e coste. È urgente», prosegue Mazzei. Gli fa eco il presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone, che lancia una proposta. «I sindaci lasciati da soli sono più deboli e meno capaci di rispondere alle emergenze e alle richieste dei rispettivi territori, dobbiamo lavorare insieme alla Regione alla quale chiediamo un assessore alla montagna, che al momento non c’è». (f.b.)
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