Cuffaro si dimette da segretario della Dc
Indagato dalla procura di Palermo che ne ha chiesto gli arresti domiciliari

“Questa mattina ho rassegnato, nelle mani del presidente del partito, Renato Grassi, e del segretario organizzativo nazionale, Pippo Enea, le mie dimissioni da segretario nazionale della Democrazia cristiana”. Lo scrive in una nota Totò Cuffaro, nei giorni scorsi indagato dalla procura di Palermo che ne ha chiesto gli arresti domiciliari. “Ringrazio – aggiunge – coloro che hanno condiviso con me un percorso di impegno e di servizio al partito. Il presidente ha convocato per il 20 novembre il Consiglio nazionale che sarà chiamato a esaminare e accettare le mie dimissioni irrevocabili e a definire le successive decisioni”.
Calenda: era ora
“Cuffaro si dimette da segretario della Dc. Potremmo dire: era ora! La realtà è che c’era già qualcosa di profondamente malato e sbagliato nell’aver consentito (e in taluni casi corteggiato) uno che e’ stato in galera per favoreggiamento di mafiosi di ritornare in pompa magna al centro della politica siciliana. Chi era Cuffaro lo sapevamo tutti. Allora forse la verità è che molti cittadini siciliani per avere accesso ai servizi e ad una prospettiva di vita decente, devono ricorrere a questa gentaglia che li vincola elettoralmente. Commissariare la Sicilia ora. Unica soluzione per i siciliani”. Lo scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda