Rimpasto a Cosenza, dopo due anni Caruso lascia la delega al Bilancio
Il sindaco l’aveva tenuta dopo le dimissioni di Giordano. L’accelerazione sul dopo-De Cicco e l’ultimatum a Battaglia

COSENZA Archiviato il passaggio in Consiglio sul caso nuovo ospedale, a Palazzo dei Bruzi si torna a parlare prepotentemente di rimpasto, alla vigilia del primo Consiglio regionale, in programma martedì prossimo 11 novembre, che potrebbe sancire ufficialmente le dimissioni da assessore di Francesco De Cicco – eletto in Democratici Progressisti – così da sbloccare la pratica relativa al “ritocco” della giunta (sebbene la legge non preveda un termine perentorio per l’assessore, è prassi e correttezza politica presentare le dimissioni il prima possibile dopo l’elezione, come stabilisce l’articolo 38 del decreto legislativo 267/2000).
Dai corridoi del palazzo di città filtra che il sindaco Franz Caruso non ridisegnerà le deleghe ma sostituirà solo qualche casella, aggiungendo – altra novità sostanziale – l’assessore al Bilancio, delega che il primo cittadino ha trattenuto per sé dopo le dimissioni, due anni fa, di Francesco Giordano.
Sulla figura che sostituirà De Cicco per ora si fanno solo ipotesi, di certo c’è solo che i due consiglieri eletti nel 2021 in quella lista (Francesco Gigliotti e Daniela Puzzo) sono fuori dalla partita non appartenendo più al gruppo legato al neoconsigliere regionale eletto a Palazzo Campanella con 6mila voti.
Altro elemento da valutare il ruolo di Massimiliano Battaglia: la presenza di due assessori del Movimento Cinque Stelle appare eccessivamente sovradimensionata tanto più che entrambi erano candidati alle Regionali di inizio ottobre. A Battaglia – che nel 2021 fu eletto proprio nella lista del sindaco – sarebbe stata posta una sorta di ultimatum, a seguito della innegabile anomalia politica venutasi a creare una volta chiuse le urne.
Nei giorni scorsi il circolo del Pd aveva sollecitato Franz Caruso ad accelerare sul rimpasto, ricevendo una piccata risposta non da lui ma dai tre consiglieri del gruppo Democrazia e Partecipazione, Graziadio, Tinto e Trecroci: «Il Pd perdente chiede un “tagliando” a Caruso invece di stare in silenzio a riflettere, per i pochi ritocchi alla giunta il sindaco parlerà solo con il segretario Lettieri». Dieci giorni dopo, il tagliando è davvero dietro l’angolo. (euf)
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