Regione Calabria, il ricorso al Tar dei 4 candidati consiglieri che potrebbe ridisegnare l’aula
Comito, Sarica, Iemma e De Nisi contestano il mancato conteggio, nella ripartizione delle percentuali, degli oltre 33mila voti ai presidenti. Ecco chi rischia

REGGIO CALABRIA Un ricorso al Tar Calabria che, se confermato, rischia di cambiare gli assetti a Palazzo Campanella: i quattro candidati al consiglio regionale Michele Comito (Occhiuto Presidente, collegio centro), Franco Sarica (Lega, collegio Sud), Giusy Iemma (Pd, collegio centro) e Francesco De Nisi (Casa Riformista, collegio centro) hanno fatto ricorso al Tribunale amministrativo e in caso di vittoria ci sarebbe un avvicendamento con Giuseppe Falcomatà, Vito Pitaro, Riccardo Rosa e Filomena Greco che dovrebbero lasciare lo scranno della massima assise elettiva regionale.
Il ricorso è legato al sistema di calcolo e attribuzione dei seggi del Viminale (Eligendo): secondo la legge elettorale, questa la tesi dei ricorrenti, le percentuali di consenso ottenute dalle liste conteggiando esclusivamente i voti che i cittadini hanno dato alle liste, dovrebbero includere tutti i voti validi, dunque anche quelli espressi esclusivamente ai candidati presidente. Sono stati in totale 33.727 gli elettori che si sono recati alle urne indicando soltanto i nomi dei candidati a governatore, eppure queste preferenze non sono state conteggiate per le liste. Un calcolo diverso potrebbe incidere ad esempio nel mancato raggiungimento della soglia di sbarramento da parte di Noi Moderati con la perdita dei due consiglieri eletti Pitaro e Rosa.