Seggi aperti per le Regionali in Veneto, Campania e Puglia
Circa 11 milioni al voto. Un test per gli schieramenti con le Politiche sullo sfondo

ROMA Il “derby” tra la Lega e Fratelli d’Italia in Veneto. La corsa a una “remuntada” in Campania da parte del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli contro il candidato del fronte progressista, l’ex presidente della Camera Roberto Fico. L’attesa per il risultato del centrodestra in Puglia dove l’ex presidente della Fiera del Levante Luigi Lobuono corre contro l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro. Seggi aperti nelle tre regioni – oggi si potrà votare dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15, quando avrà inizio lo spoglio – e questi sono i “focus” del test amministrativo che coinvolge circa 11 milioni e mezzo di elettori. Al ritorno della premier Giorgia Meloni dal G20 in Sud Africa, i leader della coalizione a Palazzo Chigi faranno il punto non solo sulla manovra, ma anche sull’esito delle Regionali. E chissà se al tavolo si parlerà anche del prossimo dossier che il presidente del Consiglio intende mettere, secondo quanto riferisce più di un “big” di Fdi, all’ordine del giorno, ovvero la legge elettorale. Calendarizzarla al piu’ presto, l’input, in agenda già da gennaio, per evitare che possa essere varata nell’ultimo anno di legislatura. In attesa che le forze dell’alleanza di governo mettano nero su bianco l’intesa sul sistema di voto, la partita di oggi e lunedì viene considerata un po’ come l’antipasto delle prossime Politiche. Anche se ci sono di mezzo altre elezioni comunali (il centrodestra, tra l’altro, punta a modificare prima la legge elettorale, propone di abbassare l’attuale soglia di sbarramento del 50%+1 dei voti necessari al 40% per evitare il ballottaggio al secondo turno tra i due candidati con più voti) e soprattutto il referendum sulla separazione delle carriere. Dopo lo stop all’ipotesi del terzo mandato per i presidenti di Regione è terminata la stagione dei governatori Luca Zaia (Veneto), Michele Emiliano (Puglia) e Vincenzo De Luca (Campania). Ma oltre alle contese tra i candidati alla presidenza delle tre Regioni, si giocano sfide interne sia all’interno del centrodestra che nel centrosinistra. In Veneto, ad esempio, dopo una lunga trattativa, la Lega è riuscita a spuntarla schierando il vicesegretario Alberto Stefani ma Fdi confida di sopravanzare il partito di via Bellerio nella competizione tra le liste. Anche in vista delle elezioni che si terranno in Lombardia. In Campania, invece – dove tutto lo stato maggiore di Fdi è accorso per sostenere Cirielli – è Forza Italia a essere convinta di poter ottenere un ottimo risultato. “L’esito non è affatto scritto”, ha ripetuto più volte la premier Giorgia Meloni che ha lanciato l’affondo contro il patto tra De Luca e Fico (“no alle fritture di pesce e ai voltagabbana”). In Campania, tra l’altro, per il post-De Luca è messa alla prova anche l’alleanza tra il Movimento 5 stelle e il Pd, con la segretaria dem, Elly Schlein, e il presidente dei pentastellati, Giuseppe Conte, pronti a mettersi al lavoro per definire il programma del campo largo. Più complicata, invece, per il centrodestra la partita in Puglia. “Il centrodestra è l’unica speranza per il cambiamento”, ha sostenuto la premier, ma il convincimento è che nella Regione sarà difficile ribaltare i pronostici. (Agi)
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