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Giovani inattivi, in Calabria punte del 26,2%

Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato e Cna

Pubblicato il: 26/11/2025 – 21:14
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Giovani inattivi, in Calabria punte del 26,2%

ROMA «In Italia sono 1,4 milioni i giovani inattivi tra i 25 e i 34 anni, il 23,4% della popolazione contro il 13,9% della media Ue, e oltre uno su quattro è laureato: numeri che dimostrano quanto sia urgente rafforzare il legame tra formazione e lavoro e coinvolgere pienamente le imprese nell’azione di contrasto all’inattività giovanile». Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato e Cna oggi all’audizione davanti alle Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge che istituisce la Giornata nazionale per il contrasto dell’inattività giovanile. Le due Confederazioni hanno espresso apprezzamento per la proposta di legge, considerandola un tassello utile, ma hanno sostenuto la necessità di un quadro stabile e condiviso di politiche formative e occupazionali. La priorità non è soltanto creare nuove opportunità, ma far sì che i giovani possano intercettare e valorizzare quelle già disponibili, oggi spesso ignorate o non accessibili a causa del mismatch tra competenze richieste e competenze acquisite. Confartigianato e Cna hanno ricordato che, nonostante un miglioramento complessivo del mercato del lavoro, con una crescita del 7,9% dell’occupazione giovanile tra il 2021 e il 2025 e una riduzione dei Neet al 12,4% nel secondo trimestre 2025, l’Italia resta tra i Paesi europei con la più alta incidenza di inattività giovanile. Il Mezzogiorno continua a rappresentare l’area più critica, con valori che superano il 19% e punte del 26,2% in Calabria. Un segnale che, secondo le Confederazioni, richiede una risposta sistemica.

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