Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

operazione “jaddico”

Sequestrata una fabbrica abusiva di sigarette, possibile danno da 80 milioni

Si tratta di 11 tonnellate di sigarette già confezionate

Pubblicato il: 29/11/2025 – 11:47
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Sequestrata una fabbrica abusiva di sigarette, possibile danno da 80 milioni

Nel corso della giornata di venerdì 28 novembre i finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno condotto una importante operazione a contrasto della illecita produzione di tabacchi lavorati di contrabbando. Le attività di perquisizione hanno consentito di rinvenire, nel territorio della provincia, un vero e proprio opificio industriale per la fabbricazione di sigarette dotato di tutte le attrezzature e i macchinari necessari per la realizzazione di processi di produzione su larga scala. All’interno della struttura in stato di apparente abbandono, sono stati rinvenuti e posti in sequestro: 11 tonnellate e 700 kg di sigarette già confezionate in pacchetti, 4 tonnellate e 200 kg di tabacco trinciato, 36 bancali di precursori per la fabbricazione delle sigarette fra cui filtri, cartine, pacchetti con marchio Marlboro contraffatto e scatole per il confezionamento. Inoltre sono stati sottoposti a sequestro gli 8 macchinari che, assemblati in linea di montaggio, consentivano di fabbricare le sigarette.
All’atto dell’accesso inoltre è stata rilevata la presenza di 10 soggetti di nazionalità straniera intenti nelle attività di produzione. In altri locali della struttura erano stati ricavati alloggi di fortuna dove i medesimi alloggiavano in condizioni precarie. I finanzieri brindisini sono giunti all’individuazione della struttura clandestina a partire da un sequestro di oltre 1 tonnellata di sigarette effettuato il mese scorso in Puglia. Le sigarette sottoposto a sequestro se immesse sul mercato avrebbero comportato un mancato introito per le casse dello Stato e dell’Unione Europea in termini di accise e di Iva evasa pari a circa 3 milioni di Euro. La capacità produttiva dell’impianto e il numero di addetti consentono di stimare che, nell’arco di un anno, si sarebbe verificato un danno alle finanze pubbliche di circa 80 milioni di Euro.

Argomenti
Categorie collegate

x

x