Morta nella sua casa in Calabria Mabel Bocchi, icona del basket femminile italiano
Aveva 72 anni, ha vinto otto scudetti e una coppa dei Campioni. Petrucci: «La più grande di sempre»

CATANZARO È morta oggi a 72 anni Mabel Bocchi, una delle figure più rappresentative della pallacanestro femminile italiana. Ex stella del Geas Sesto San Giovanni e della Nazionale, Bocchi si è spenta nella sua casa di San Nicola Arcella in Calabria. Considerata tra le migliori giocatrici italiane di sempre, fu protagonista dell’epopea del Geas negli anni Settanta: otto scudetti, una Coppa Italia e soprattutto la storica Coppa dei Campioni del 1978, primo trionfo europeo per una squadra femminile del nostro Paese. Nata a Parma, con la maglia azzurra totalizzò oltre cento presenze, conquistando anche un bronzo agli Europei del 1974. Terminata la carriera sportiva, Bocchi lavorò a lungo nel giornalismo e in televisione, diventando un volto noto dei programmi sportivi e una voce autorevole nella battaglia per la parità di genere nello sport. Per anni denunciò le differenze economiche e strutturali tra atlete e atleti, impegnandosi affinché alle nuove generazioni fossero garantite maggiori tutele. In Calabria
«Con Mabel Bocchi ci univa una grande amicizia, è stata un’atleta di grande personalità, difficile da “domare”. Con Dino Meneghin era una gigante. Rimane la più grande di sempre»: così, a Sky Sport, il presidente della federbasket, Giovanni Petrucci. «Lei aveva una grande personalità, in squadra e anche fuori, era una leader, faceva la sindacalista quando ancora nel basket non c’era il sindacato – ha aggiunto – Ha avuto una vita travagliata. Con lei se ne va una delle pagine più belle della mia vita».
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