Mosca condanna 9 giudici Cpi: c’è anche l’italiano Aitala
Sono stati accusati di «responsabilità penale»
Il tribunale della città di Mosca ha condannato in contumacia 9 membri della Corte penale internazionale (CPI), tra cui il giudice italiano Rosario Salvatore Aitala, a pene detentive che vanno dai 3 anni e mezzo a 15 anni. Lo ha ha dichiarato venerdì l’ufficio del procuratore generale russo, come scritto dal Moscow Times. A novembre, il comitato investigativo russo ha dichiarato che il procuratore del CPI Karim Khan, il giudice presidente Tomoko Akane, l’ex giudice presidente Piotr Hofmanski, i giudici Rosario Salvatore Aitala, Sergio Gerardo Ugalde Godinez, Haykel Ben Mahfoudh, Carranza Luz del Carmen Ibanez, Renee Adelaide Sophie Alapini-Gansou e l’ex giudice Bertram Schmitt sono stati accusati di responsabilità penale. “Karim Khan è stato condannato a 15 anni di carcere, di cui i primi nove da scontare in carcere e i restanti in una colonia penale di massima sicurezza. I restanti rappresentanti della Corte penale internazionale sono stati condannati a pene detentive che vanno dai 15 ai 3 anni e mezzo”, ha dichiarato la Procura generale.
Il profilo
Nato a Catania 57 anni fa, Rosario Aitala è stato fino al 1992 funzionario di polizia e nel 1997 è entrato in magistratura. Ha lavorato a Milano, Trapani, Roma ma è stato molto all’estero. Prima di arrivare all’Aja è stato consigliere per le aree di crisi e la criminalità internazionale del ministero degli Esteri in Albania, Afghanistan, Balcani e America Latina e consigliere per gli affari internazionali del presidente del Senato Piero Grasso. La sua condanna sarebbe a 15 anni.