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La tragedia

Il regista Rob Reiner e la moglie trovati morti a Los Angeles

È stato uno dei più importanti protagonisti di Hollywood

Pubblicato il: 15/12/2025 – 10:57
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Il regista Rob Reiner e la moglie trovati morti a Los Angeles

Il regista e attore hollywoodiano Rob Reiner e la moglie, Michele Singer Reiner, sono stati trovati morti nella loro abitazione di Los Angeles. Lo riferisce la rivista People, citando diverse fonti vicine alle indagini. Nella serata di domenica, i vigili del fuoco di Los Angeles hanno comunicato di essere intervenuti nella casa di Reiner dopo una richiesta di assistenza medica, dove hanno rinvenuto i corpi senza vita di due persone. Le autorità hanno classificato i decessi come un omicidio. Secondo quanto riportato dal portale TMZ, entrambe le vittime presentavano ferite da taglio compatibili con coltellate.
“Molti familiari saranno interrogati, ma nessuno è stato fermato. E nessuno è stato interrogato in qualità di sospettato”. Così il vicecapo del Dipartimento di Polizia di Los Angeles Alan Hamilton in conferenza stampa in merito all’omicidio del regista Rob Reiner e della moglie avvenuto nella loro abitazione di Los Angeles. “Al momento il dipartimento non sta cercando nessuno come sospettato o come persona di interesse, e non lo faremo finché non avremo concluso le nostre indagini”, ha aggiunto Hamilton, che ha confermato che la persona che ha denunciato l’accaduto si trovava in casa. La sua identità non è stata resa pubblica.

Il profilo

La morte di Rob Reiner segna la perdita di una figura centrale nella storia dell’intrattenimento americano. Regista, attore, produttore e sceneggiatore, Reiner è stato uno dei rari autori capaci di attraversare con successo generi diversi: dalla commedia romantica al dramma giudiziario, dal film di formazione all’horror psicologico, dalla satira alla favola cinematografica. La filmografia del regista Rob Reiner è un mosaico di storie che hanno segnato la cultura popolare. Dagli esordi con “This Is Spinal Tap” (1984), ironico mockumentary che satirizzava il mondo del rock, al capolavoro di formazione “Stand by Me – Ricordo di un’estate” (1986), tratto da un racconto di Stephen King, Reiner dimostrò subito la sua capacità di raccontare con profondità e leggerezza insieme. “La storia fantastica” (1987) trasformò il cinema fantastico in un’avventura senza tempo, mentre “Harry, ti presento Sally…” (1989) divenne l’archetipo della commedia romantica moderna, con dialoghi destinati a entrare nella memoria collettiva. Nel thriller psicologico “Misery non deve morire” (1990), tratto sempre da King, esplorò il lato oscuro della devozione e della follia, regalando a Kathy Bates un Oscar indimenticabile. Con “Codice d’onore” (1992) affrontò il dramma giudiziario con intensità e maestria, mentre “Il presidente – Una storia d’amore” (1995) e “Non è mai troppo tardi” (2007) misero in scena uomini alle prese con sfide morali e personali, intrecciando umanità e spettacolo. 

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