REGGIO CALABRIA È con la pena dell’ergastolo che i giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria hanno deciso di punire Antonino Festa e Giuliano Napoli, i giovanissimi presunti autori della rapina al supermercato Crai di Delianuova che nell’aprile del 2012 è costata la vita al titolare, Giuseppe Strano, come a uno dei complici dei due rapinatori, il diciannovenne Luigi Napoli. Una sentenza che riforma e aggrava i trent’anni disposti a loro carico in primo grado dal gup di Palmi, mentre viene confermata anche in secondo grado l’assoluzione di Giuseppe Papalia, difeso dagli avvocati D’Ascola, Minasi e Panella, per il quale il pg Ezio Arcadi aveva chiesto l’ergastolo.
All’epoca, i carabinieri del comando di Taurianova ci avevano messo meno di 24 ore a risolvere il caso e a risalire ai complici di Luigi Napoli, il cui corpo senza vita era stato abbandonato dai suoi compagni poco dopo la rapina finita in tragedia. Per i militari infatti non è stato difficile risalire a quel gruppo che in paese si era fatto conoscere per una serie di furti e rapine. E che forse – in quella primavera del 2012 – ha tentato il salto di qualità.
Il primo a cadere nella rete degli investigatori è stato Antonio Festa. Vent’anni, faccia pulita, un padre carabiniere. Aveva a carico qualche piccolo precedente che gli era costato l’attenzione privilegiata delle forze dell’ordine del luogo, che da tempo monitoravano lui e il suo gruppo. È stato lui, insieme a Giuliano Napoli – ad entrare – armi in mano e un passamontagna sul viso – nel supermercato Crai di Delianuova con l’intenzione di svuotarne le casse. Si è fatto scudo di un’arma e ha preteso l’incasso. Non si aspettava che il proprietario avrebbe reagito, non si aspettava che tutto sarebbe andato storto. È scappato insieme ai due complici poco dopo, lasciandosi alle spalle il proprietario del negozio ferito a morte, raggiunto da tre colpi di pistola calibro 7.65. Prima di fuggire dal negozio, dove davanti agli occhi della figlia e del fratello, Strano stava esalando l’ultimo respiro, uno dei tre si è chinato sull’uomo per strappargli il portafogli dalla tasca.
Ma anche per uno dei tre rapinatori–bambini, la colluttazione non era stata priva di conseguenze. Luigi era stato ferito nel corso della colluttazione con Strano. Ferito a morte. E gli altri due – entrambi si presume poco più che adolescenti – non hanno esitato ad abbandonare poco fuori dal paese – un chilometro o poco più – il corpo di Luigi, il loro amico e complice. Per coprire le tracce e salvaguardare il bottino.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
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