Delitto Giordanelli, l'ex cognato a processo
PAOLA Paolo Di Profio dovrà affrontare un processo. Nel corso dell’udienza preliminare, il gup di Paola Maria Chiara Elia ha rinviato a giudizio l’infermiere 46enne accusato di aver ammazzato lo scor…

PAOLA Paolo Di Profio dovrà affrontare un processo. Nel corso dell’udienza preliminare, il gup di Paola Maria Chiara Elia ha rinviato a giudizio l’infermiere 46enne accusato di aver ammazzato lo scorso gennaio l’ex cognata, Annalisa Giordanelli. Per Di Profio il processo inizierà il prossimo 6 febbraio in Corte d’Assise a Cosenza. Lunedì scorso Di Profio è stato interrogato dal pm Maria Francesca Cerchiara e ha infine chiesto scusa per quello che ha fatto. La dottoressa di Cetraro venne aggredita nel gennaio scorso con una spranga di ferro mentre faceva jogging a pochi metri da casa nel centro storico della cittadina che si affaccia sul Tirreno cosentino. La difesa di Di Profio (rappresentata dagli avvocati Sabrina Mannarino e Giuseppe Foti) aveva presentato richiesta di abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Ma il gup si è opposto. A rappresentare le parti civili per la moglie di Di Profio c’è l’avvocato Mimmo Bruno; Franz Caruso per il marito della vittima; Alfonso Munciguerra per la mamma della dottoressa e Vito Caldiero per un’altra sorella della vittima.
Per la Procura – le indagini sono state coordinate dal procuratore capo di Paola Bruno Giordano e dai sostituti Sonia Nuzzo e Maria Camodeca – il quadro indiziario è stato sin dall’inizio talmente chiaro da far ritenere il «caso blindato» anche perché Di Profio già nell’immediatezza dei fatti aveva confessato l’omicidio e come ha poi ribadito lo avrebbe fatto in un momento di raptus perché lui riteneva l’ex cognata la causa della fine del suo matrimonio.
Mirella Molinaro
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