Delitto Giordanelli, sequestrati i beni del presunto assassino
COSENZA La Prima Sezione della Corte di Assise di Cosenza ha disposto il sequestro conservativo di alcuni beni di proprietà di Paolo Di Profio, l’infermiere 46enne accusato di aver ammazzato nel genn…

COSENZA La Prima Sezione della Corte di Assise di Cosenza ha disposto il sequestro conservativo di alcuni beni di proprietà di Paolo Di Profio, l’infermiere 46enne accusato di aver ammazzato nel gennaio di un anno fa l’ex cognata, Annalisa Giordanelli, stimata dottoressa di Cetraro. Per Di Profio il processo inizierà il prossimo 6 febbraio in Corte d’Assise a Cosenza. La dottoressa venne aggredita un anno fa con una spranga di ferro mentre faceva jogging a pochi metri dalla sua abitazione nel centro storico della cittadina che si affaccia sul Tirreno cosentino.
Il provvedimento della Corte di Assise si fonda sulla «sussistenza del necessario requisito del periculum in mora essendovi fondate ragioni per ritenere che all’imputato manchino le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese del procedimento e delle obbligazioni civili derivanti dal reato». La Corte, presieduta dal giudice Giovanni Garofalo (a latere la collega Francesca De Vuono) ha accolto la richiesta del pm disponendo il sequestro conservativo di due autovetture, il diritto di usufrutto su un immobile e su alcuni terreni a Cetraro.
Di Profio già nell’immediatezza dei fatti aveva confessato l’omicidio e poi ribadito che lo avrebbe fatto in un momento di raptus perché lui riteneva l’ex cognata la causa della fine del suo matrimonio.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it