CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro – presieduto da Giuseppe Valea – ha annullato l’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di Antonio Salvatore La Tassa e Nazzareno La Tassa, accusati di trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso nell’ambito dell’operazione Rinascita-Scott che lo scorso 19 dicembre ha portato a 334 misure cautelari contro sodali e affiliati alle locali di ‘ndrangheta del Vibonese. I due indagati sono difesi dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino. Scarcerato, nell’ambito dello stesso procedimento, Francesco Iannello, difeso da Salvatore Staiano e Gregorio Viscomi. Iannello è accusato di estorsione aggravata in concorso. Sarebbe lui, secondo l’accusa l’autore materiale del reato e avrebbe dissuaso la parte offesa a prendere in locazione dei locali a Vibo Valentia. Esce dal carcere Rosetta Lo Preiato, difesa dagli avvocati Salvatore Staiano e Diego Brancia. La donna è accusata di associazione mafiosa perché legata alla locale di Filandari e Ionadi capeggiata da Leone Soriano. Avrebbe avuto il ruolo di partecipe dell’associazione «riferendo informazioni e messaggi trasmessi dal capo promotore agli altri sodali, adoperandosi altresì per la custodia di armi e sostanza stupefacente».
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