Scrivo su questo sito, su questa prestigiosa rivista online, da quando è nata. Sono arrivato al Corriere della Calabria passeggiando a braccetto con il mio amico Paolo nelle sue precedenti direzioni. Criticandoci ed esaltandoci a vicenda, sempre a sostegno della lotta al malaffare e della tutela senza limiti dell’interesse pubblico. Entrambi da esaltare. Ne abbiamo parlato sino all’ultimo, quando mi ha lasciato solo con i nostri progetti rimasti chiusi nel cassetto, che però riaprirò presto.
Oggi la sua rivista, che ha e ho condiviso con la mia amica Paola, ha cambiato veste. È diventata lineare, attrattiva e soprattutto luminosa. Sa di bucato fresco!
E non solo per le sue caratteristiche estetiche ma anche per i contenuti. Per come tratta la notizia.
Ottimi gli innesti, in continuità con i bravi che ivi si sono formati e hanno conquistato onorevoli posizioni professionali. I neo arrivati (e qui si capisce la qualità del fare scuola!) assumono subito le belle abitudini delle sue penne storiche: linguaggio asciutto, giudizi obiettivi e accurata verifica delle notizie.
Il Corriere della Calabria, nella sua nuova toeletta, sarà certo pronto ad accompagnare i calabresi nei prossimi appuntamenti elettorali. Non solo. Farà sentire la sua nei confronti della lotta al Covid-19 e sugli esiti in progress che registrerà la campagna vaccinale.
In tutto questo, così come un bel lenzuolo appena lavato, lasciato lì a vibrare di splendore riflesso al sole, rappresenterà uno strumento di utilità per i calabresi, sul quale gli stessi potranno scrivere i loro desideri da realizzare.
Gli stessi troveranno ivi il sostegno a che la pubblica amministrazione sia depurata dalle presenze che «preoccupano» la giustizia e la gente comune. A che l’attività degli enti territoriali venga essere lasciata in mano alle persone perbene, ma soprattutto a chi è in possesso delle competenze per esaltarne il ruolo, e non già per pregiudicarla ulteriormente.
Avrà un altro compito, unitamente alla carta stampata di buona qualità (che in Calabria c’è!) e a quella televisiva che nutre abbondantemente la voglia di informazione della collettività calabrese. Sarà quello di condurre tutti noi al voto. Prioritariamente, di scegliere nell’occasione con juicio, meglio di come il gran Cancelliere manzoniano, Antonio Ferrer, consigliava al suo cocchiere Pedro.
Paola e i suoi sapranno farlo. Cominciando a scongiurare i maldestri tentativi di eludere il voto fissato l’11 aprile prossimo e finendo per legittimare le giuste proposte che emergeranno nei programmi della politica. Sapranno esaltare, separando decisamente il fattibile dall’impossibile, i progetti elaborati per una Calabria destinata a crescere e criticare i giochi di prestigio. Quelle esche delle quali sono stati pieni zeppi sino ad oggi i cilindri della vecchia politica. Di quella che ha portato la nostra regione nel dramma in cui si trova.
E ancora. Si renderanno artefici nel sollecitare la collettività a presenziare le urne temute nel rispetto delle cautele necessarie.
Ciò in quanto i calabresi sono chiamati, ora più che mai, non solo a superare a testa alta l’ignominia ma a vantare un domani quanto siano stati bravi a fare oggi, frequentando massicciamente le elezioni del cambiamento, nonostante il coronavirus.
Io ho certezza, in questa occasione si realizzerà un consorzio ideale della buona informazione che accompagnerà tutti a decidere bene del proprio futuro e di quello dei loro figli.
Un grande in bocca al lupo a tutta la redazione e a tutti quelli che ne godranno.
*docente Unical
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