VIBO VALENTIA Per gli automobilisti vibonesi i problemi legati alla viabilità sono ormai fattori legati alla quotidianità, a causa di numerosi e troppo spesso insanabili problemi. L’ultimo, solo in ordine di tempo e non per importanza, è legato alla frana che nei giorni scorsi ha provocato la caduta di enormi massi su un tratto della SS18, con il Comune di Vibo Valentia, guidato dal sindaco Maria Limardo, costretto a chiudere due tratti stradali di concerto con l’Anas.
L’ennesimo episodio, dunque, che mette a dura prova gli automobilisti ma soprattutto la loro sicurezza e incolumità. Problematiche affrontate nel corso di un incontro organizzato in Prefettura dal Comitato operativo della viabilità che ha preso in esame proprio la situazione emergenziale vibonese. Presenti il prefetto di Vibo, Francesco Zito, il sindaco Maria Limardo, il presidente della Provincia Salvatore Solano, i comandanti dei Carabinieri, Polizia stradale e Vigili del fuoco e il responsabile manutenzione Anas, Silvio Baudi.
Un incontro importante, certo, ma dal quale non arrivano notizie confortanti. Previsti, infatti, tempi lunghi per la risoluzione completa del problema, con buona pace degli automobilisti. «Il Comitato – ha spiegato alla stampa il prefetto Zito – ha un duplice obiettivo: da una parte la sicurezza che è forse l’obiettivo principale. Dall’altra c’è la celerità nei lavori ma non si può pensare che una situazione del genere possa essere risolta in tempi brevissimi, non bastano due operai e una pala». «Stiamo parlando di un evento – precisa Zito – che pone in pericolo la vita di tutti coloro che dovessero transitare in quel tratto della SS18». È dunque un problema complesso tanto quanto l’intervento da compiere che deve partire dalla rilevazione del problema sul terreno – di proprietà privata – con una forte pendenza, con le forti piogge che hanno accelerato l’evento franoso e soprattutto il rotolamento di massi di notevole dimensione. «Nell’immediato – ha spietato ancora il prefetto Zito – bisognerà individuare le operazioni da compiere per delimitare il pericolo e mettere in sicurezza l’area. Sono però operazioni che devono essere compiute da ditte specializzate».
Intanto il Comune ha già intimato il privato a mettere in sicurezza l’area. Se il proprietario non adempirà, la pubblica amministrazione potrà anticipare i lavori e chiedere poi il risarcimento in danno al titolare. «Sono passati 15 giorni – ha spiegato proprio il sindaco – e ancora nulla è stato fatto e quindi riteniamo che bisognerà procedere in qualche modo e in sostituzione in danno individuando le competenze perché è a rischio la Statale che è di fatto di competenza Anas». «Il nostro interesse – ha spiegato Silvio Baudi dell’Anas – è riaprire al più presto il tratto stradale ma soprattutto garantire la sicurezza degli automobilisti. Si procederà secondo quanto si deciderà in questa riunione. Anas subentrerà solo in caso in cui lo richiederà il Comune. Non sarà una cosa immediata, non abbiamo un programma ma speriamo che tutto avverrà nel più breve tempo possibile».
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