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Comuni sciolti per mafia, eletti sei sindaci. A Siderno sarà invece ballottaggio

Dopo l’inchiesta “Stige” voltano pagina i centri di Crucoli e Casabona nel Crotonese, così come Delianuova, Palizzi, Careri e Stilo

Pubblicato il: 05/10/2021 – 18:19
di Giorgio Curcio
Comuni sciolti per mafia, eletti sei sindaci. A Siderno sarà invece ballottaggio

LAMEZIA TERME Tra gli 82 i comuni chiamati al voto e ad eleggere il nuovo consiglio comunale, anche sette centri già sciolti per infiltrazioni mafiose, cinque in provincia di Reggio Calabria e due in provincia di Crotone. L’occasione, insomma, per voltare pagina e ristabilire appieno i princìpi democratici.

Siderno al voto

Occhi puntati in particolare su Siderno, dove l’amministrazione era stata sciolta dal Consiglio dei ministri l’8 agosto del 2018. L’8 settembre scorso, invece, l’ex sindaco Pietro Fuda è stato rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. A giocarsi il ruolo di sindaco erano in cinque, ma al ballottaggio andranno solo Mariateresa Fragomeni e Domenico Barranca. Entrambi, infatti, non hanno superato il 50% di voti più uno.

Gli altri centri del Reggino

A Careri, Comune sciolto per infiltrazioni mafiose il 10 gennaio del 2019, trionfa per una manciata di voti Giuseppe Pipicella (Rinasciamo), eletto con 602 preferenze pari al 52,35%. Dopo l’exploit iniziale si ferma invece a 548 voti Pietro Sergi (Rivoluzione Logica) pari al 47,65% delle preferenze. Le infiltrazioni mafiose avevano portato alla caduta dell’amministrazione del comune di Delianuova dove ora è stato ampiamente superato il quorum – 50,78% – con l’unica lista in campo (Uniti per Delianuova) che ha portato all’elezione di Domenico Licastro con 1.597 voti. A Stilo – senza un sindaco dal 2019 – la vittoria è andata a Giorgio Antonio Tropeano (Nuovo capitolo per Stilo), eletto con 905 voti, pari al 55,45%. Solo 727 voti, invece, per lo sfidante Antonio Marrapodi, che ha ottenuto il 44,55%. Infine a Palizzi, senza sindaco dall’1 maggio del 2019, la vittoria è andata a Umberto Felice Nocera, eletto con 764 voti (60,3%) che ha battuto lo sfidante, Anna Maria Tringali, che ha raccolto 503 voti (39,7%).

Il dopo Stige nel Crotonese

Due comuni sciolti per infiltrazioni mafiose anche nel Crotonese, Casabona e Crucoli, in seguito all’operazione “Stige” condotta dalla Dda di Catanzaro, che portò all’arresto di alcuni consiglieri ed amministratori dei centri crotonesi. A Casabona ha trionfato ora Francesco Seminario (Ripartiamo) eletto con 941 voti, pari al 60,24%. Battuto, invece, Domenico Capria (Il bene comune) che ha raccolto 621 preferenze (39,76%). Quorum raggiunto a Crucoli (45,88%) dove ha vinto l’unica lista in campo (Rinascita e Cambiamento) guidata dal neo eletto sindaco, Cataldo Librandi, dopo l’esclusione della lista “Insieme si può” guidata dall’ex sindaco, Domenico Vulcano. (redazione@corrierecal.it)

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