CATANZARO «Siamo orgogliosi di avere avuto, in questa complessa campagna elettorale, candidati di ogni fascia sociale fortemente motivati». È quanto scrivono in una nota stampa il segretario provinciale della Lega, Giuseppe Macrì e il coordinatore della lista “Alleanza per Catanzaro”, Franco Longo, in merito agli esiti sul voto del 12 giugno scorso nel capoluogo di regione.
«Tantissimi sostenitori – sottolineano i due – che hanno consentito alle nostre due liste che fanno riferimento al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, un risultato elettorale entusiasmante a sostegno del professor Valerio Donato che domenica scorsa ha distanziato di parecchi punti percentuale il candidato di Cinquestelle-Pd e che, dopo il ballottaggio del 26 giugno, sarà il sindaco della città».
«Il miglior sindaco – sostengono Macrì e Longo – che Catanzaro possa avere in una delle fasi più travagliate della sua storia politica e amministrativa. L’ottimo risultato di “Prima l’Italia” (il simbolo con cui la Lega ha scelto di presentarsi in questa competizione amministrativa) e di “Alleanza per Catanzaro”, testimonia, inequivocabilmente, la qualità del nostro impegno, politico e civico, per il bene della città e il nostro forte radicamento territoriale».
«Rivolgiamo – proseguo Macrì e Longo – un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini che entreranno in Consiglio comunale e a tutti coloro che, pur avendoci provato, non potranno raggiungere il risultato sperato. Con tutti loro “Prima l’Italia” e “Alleanza per Catanzaro” intendono proseguire il percorso d’impegno intrapreso valorizzandone capacità e competenze».
«Siamo altrettanto orgogliosi – evidenziano i due – del cammino fin qui fatto assieme ad una personalità dalle prestigiose competenze giuridiche e dalla marcata autonomia culturale e politica com’è il professor Valerio Donato, con cui siamo pronti a fare l’ultimo sforzo collettivo di questa competizione elettorale per vincere il ballottaggio del 26 giugno e dare alla città il sindaco che la metterà nelle condizioni di dotarsi di un moderno e innovativo modello di sviluppo sostenibile e crescita sociale», concludono Longo e Macrì.
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